Con i ragazzi accade spesso di cantare una canzone che fa: Chiesa di mattoni no, chiesa di persone si! Anch’io la canto ma non sono molto convinto dell’esattezza di queste parole. Lo dico soprattutto pensando all’opera che abbiamo intrapreso di sistemare la Chiesa di mattoni, che è un’impresa straordinaria, non solo per il denaro, ma anche per le preoccupazioni che comporta. La chiesa materiale è un aspetto accessorio ma importante perché rivela il volto della comunità che si raduna intorno ad essa.
Come la Chiesa di mattoni è tenuta insieme da singoli elementi tra loro diversi, così la comunità parrocchiale è formata da persone che hanno ministeri e servizi diversi, storie ed esperienze diverse, ma che sono chiamate a vivere una profonda unità nel segno della fede, della speranza e della carità.
Quindi, cambiando le parole della canzone, direi: chiesa di mattoni si!… se è il segno della chiesa di persone.
Qualche anno fa un vescovo pronunciò queste parole ad una parrocchia che festeggiava l’anniversario di consacrazione della propria Chiesa: “La propria Parrocchia deve essere amata, deve essere preferita come la più bella di tutte. Nella propria Chiesa locale ciascuno possa dire, qui il Cristo mi ha atteso, e mi ha amato; qui io l’ho incontrato, e qui io appartengo al suo Corpo Mistico”. Così la parrocchia di san Giuseppe per noi è la più bella di tutte!
Pubblicato il 1 Luglio 2022
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Storie di fede e Riflessioni
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