“Mi raccomando, non correre”, “Fa attenzione e non tornare troppo tardi”, “Attento a non farti male!”.
Occorre sempre molta prudenza. Nella guida dell’auto, ma anche nei divertimenti. Prudenza nell’uso dei mezzi di comunicazione sociale.
Prudenza nell’investire il proprio denaro, e così nelle spese piccole e grandi.
Prudenza nelle amicizie. Prudenza nel parlare, evitando soprattutto le chiacchiere vane, i giudizi avventati, le mormorazioni, le calunnie. Prudenza nelle scelte.
Apparentemente la prudenza potrebbe essere confusa con la timidezza o con la paura, oppure si confonde con la doppiezza o con la finzione.
Ma nella teologia cattolica, la prudenza è la prima delle quattro virtù cardinali.
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