Parrocchia e Oratorio San Giuseppe, Dalmine (BG)

il sito web della comunità parrocchiale San Giuseppe di Dalmine

Pubblicato il
8 Febbraio 2025
in Storie di fede e Riflessioni

Il santuario di Ise

In un romanzo, “Il fiore dell’illusione” un giovane giapponese racconta al protagonista Francesco che nel suo paese esiste, nella città di Ise, un grande santuario shintoista consacrato alla dea Amaterasu Omikami che ha una particolarità veramente interessante che sa dell’incredibile: ogni vent’anni il santuario viene distrutto per essere ricostruito esattamente identico. Le spese per sostenere questa impresa sono evidentemente ogni volta esorbitanti.

Siccome non ci credevo, magari, pensavo, è una finzione letteraria dentro il romanzo, faccio una piccola ricerca in rete e scopro che il fatto è vero e scopro anche che l’attuale edificio del santuario è stato costruito nel 2013 e che la prossima demolizione e la successiva ricostruzione è perciò in programma nel 2033.

Il santuario attuale è la sessantaduesima ricostruzione.

Questa tradizione shintoista suscita molte suggestioni. La ricostruzione del tempio richiama il profondo significato spirituale della rinascita. Questo pensiero mi ha richiamato immediatamente che anche Gesù, osservando le pietre del tempio di Gerusalemme afferma: “Distruggete questo tempio e in tre giorni io lo ricostruirò”. Si riferiva alla sua risurrezione e al suo corpo che è il vero tempio.

Quindi il messaggio che richiama la continua necessità di rinnovamento mi pare ampiamente veicolato da questa antica tradizione, come pure l’idea che tutte le cose sono transitorie, non durano in eterno.

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Pubblicato il
1 Febbraio 2025
in Storie di fede e Riflessioni

Sarà un giorno come tutti gli altri

Quando si giunge ad Amalfi, un po’ nascosta, sotto un portichetto di passaggio pedonale, c’è una targa che attira l’attenzione del turista.

La targa riporta una citazione di Renato Fucini un simpatico poeta del secolo scorso, noto anche come Neri Tanfucio, anagramma del suo nome.  La targa dice: dice: “Nel giorno del giudizio, per gli amalfitani che andranno in paradiso, sarà un giorno come tutti gli altri”.

Siamo nel bellissimo contesto della costiera amalfitana, uno dei luoghi maggiormente visitati del nostro Bel Paese.

Amalfi è il principale centro della costiera, un comune di appena 4 mila abitanti ma dal passato glorioso per essere stata repubblica marinara nell’alto medioevo, oggi patrimonio dell’umanità dell’Unesco.

Il poeta Fucini visitò Amalfi nel 1877, dopo aver visitato Napoli dalla quale fuggì con una cattiva impressione per il disordine ed il “sudiciume”.

Giunto ad Amalfi la definì la definì immediatamente “un paradiso” e scrisse questo verso inciso nella targa.

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Pubblicato il
25 Gennaio 2025
in Storie di fede e Riflessioni

La domenica della Parola

Sei anni fa papa Francesco ha istituito la “domenica della Parola” che ogni anno viene celebrata l’ultima domenica di gennaio, quest’anno, appunto, domenica 26.

L’obiettivo principale di questa giornata è di ricordare l’importanza delle Sacre Scritture nella vita dei cristiani.

Ogni anno il Papa al termine della solenne celebrazione nella basilica di San Pietro distribuisce ai partecipanti il Vangelo di Luca, è un desiderio preciso del Papa di diffondere, in maniera tangibile, la Parola di Dio.

Desidero condividere due riflessioni per questa giornata. La prima: quando si istituisce una Giornata lo si fa per promuovere l’attenzione ad un tema che piano piano sta perdendo interesse nella vita ordinaria. Quindi il Papa ha preso semplicemente atto che è sempre più considerevole la distanza tra la Parola e i cattolici. In realtà nella messa e nella liturgia delle ore c’è una sovrabbondante proposta della Parola. Ma coloro non partecipano alla Messa e non pregano le Lodi e i Vespri non ascoltano la Parola. Si auspica che lo facciano personalmente nel raccoglimento della propria coscienza. E questo non si può escluderlo a priori anche se molti sono gli indizi che lascerebbero intendere il contrario.

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Pubblicato il
18 Gennaio 2025
in Storie di fede e Riflessioni

Camminano senza stancarsi

Come va? Prova a fare questa domanda a chi incontri. Nella maggior parte dei casi ti sentirai rispondere: sono stanco, sono stanca.

La vita è pesante per tutti. C’è una stanchezza che come una coltre pesante avvolge la nostra esistenza. Una stanchezza che pare sfiancare anche i più giovani.

Sentite che bella questa breve poesia di Alda Merini.

Ho bisogno di alleggerire le spalle, 

perché è da troppo tempo 

che sono cariche di pesi che non ho voluto, non ho chiesto. 

E poi ci sono sotto le mie ali, ci sono io… 

che ho bisogno di volare.

La stanchezza è causata dai pesi che dobbiamo portare e che sovrastano le nostre ali. Come non pensare al gabbiano Jonathan Livingston di Richard Bach oppresso dalle vicende che lo costringono a rimanere sottomesso a tradizioni insopportabili, oppure alla famosa favola di Anthony De Mello dell’aquila che non vola perché si crede una gallina, oppure.

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Pubblicato il
11 Gennaio 2025
in Storie di fede e Riflessioni

LGBTQ+

In uno dei nostri consueti incontri di formazione con i preti della fraternità ci siamo soffermarti nel confronto sul tema: l’atteggiamento della chiesa nei confronti del mondo LGBTQ+.

I sacerdoti della fraternità sono i sacerdoti delle 7 parrocchie di Dalmine, di Osio Sotto, Osio Sopra e di Levate. Un paio di volte al mese ci incontriamo invitando qualcuno che ci presenti una traccia di riflessione seguita da una conversazione tra noi.

Nell’ultimo incontro abbiamo invitato don Giorgio Antonioli, direttore dell’Ufficio diocesano della Pastorale familiare.

Il tema è uno di quelli belli tosti. Si chiamano incontri di formazione permanente perché sono occasioni nelle quali la “forma” di ciascuno di noi sia sempre più modellata sul progetto evangelico con una fedeltà di fondo alla cultura storica in cui viviamo. Proprio per questo il tema è uno di quelli belli tosti, perché la cultura storica del nostro tempo è radicalmente cambiata e ci chiede di riformulare i criteri etici del nostro giudizio.

L’incontro è durato due ore e provo a riassumere in sintesi i passaggi che maggiormente mi hanno colpito.

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