Il pellegrinaggio del Vescovo Francesco sta avviandosi alla conclusione. È stato un mese molto intenso, soprattutto per noi sacerdoti. Numerosi sono stati gli incontri e i dialoghi con il nostro Vescovo.
Personalmente mi ha colpito molto la sua umanità, la sua saggezza, la sua capacità di interpretare questo nostro tempo alla luce del Vangelo, la sua passione per la parrocchia e per la famiglia. È ritornato più volte su alcuni aspetti della vita cristiana che avremo modo di riprendere, di fare nostri, di cercare di tradurli in scelte pastorali. Uno di questi temi, riproposto come ritornello tra le strofe, è sicuramente il tema della comunità, della parrocchia. Già nella preghiera del pellegrinaggio, scritta dal Vescovo ritroviamo le sue convinzioni: “Per alcuni la parrocchia è vita di ogni giorno, per altri è rarità, per non pochi è ricordo che s’allontana, per tutti è possibilità… Signore la nostra parrocchia sia fraterna, ospitale e prossima.”
Il Vescovo non poteva che ribadire la scelta fondamentale dei Vescovi Italiani di questi decenni, scelta riassumibile nel criterio: la “parrocchia” è il luogo ordinario dell’evangelizzazione, è il soggetto dell’evangelizzazione, perché senza la Chiesa non c’è evangelizzazione, senza la comunità non c’è trasmissione della fede.
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