Cesare Pavese, in una pagina del suo Diario intitolato “Mestiere di vivere” scrive questa frase: L’unica gioia al mondo è cominciare. È bello vivere perché vivere è cominciare, sempre, ad ogni istante. Quando manca questo senso – prigione, malattia, abitudine, stupidità – si vorrebbe morire.
Pavese è senz’altro uno degli autori più interessanti della letteratura del Novecento per la sua personalità, la sua vita e le sue opere. Forse la sua grandezza sta proprio nella sua continua analisi di se stesso e del suo rapporto con gli altri e con il mondo. L’epilogo della sua esistenza è tragico perché in un gesto estremo si toglie la vita. Forse proprio per questo fa ancora più impressione leggere parole straordinarie come quelle citate.
L’unica gioia al mondo è cominciare. Il dono di ogni alba ci è regalato ogni giorno per un nuovo inizio. La gioia di ricominciare sempre come se fosse la prima volta è una gioia intatta e gratuita, una nuova chance che il Signore ci propone.