Parrocchia e Oratorio San Giuseppe, Dalmine (BG)

il sito web della comunità parrocchiale San Giuseppe di Dalmine

Pubblicato il
11 Gennaio 2025
in Storie di fede e Riflessioni

LGBTQ+

In uno dei nostri consueti incontri di formazione con i preti della fraternità ci siamo soffermarti nel confronto sul tema: l’atteggiamento della chiesa nei confronti del mondo LGBTQ+.

I sacerdoti della fraternità sono i sacerdoti delle 7 parrocchie di Dalmine, di Osio Sotto, Osio Sopra e di Levate. Un paio di volte al mese ci incontriamo invitando qualcuno che ci presenti una traccia di riflessione seguita da una conversazione tra noi.

Nell’ultimo incontro abbiamo invitato don Giorgio Antonioli, direttore dell’Ufficio diocesano della Pastorale familiare.

Il tema è uno di quelli belli tosti. Si chiamano incontri di formazione permanente perché sono occasioni nelle quali la “forma” di ciascuno di noi sia sempre più modellata sul progetto evangelico con una fedeltà di fondo alla cultura storica in cui viviamo. Proprio per questo il tema è uno di quelli belli tosti, perché la cultura storica del nostro tempo è radicalmente cambiata e ci chiede di riformulare i criteri etici del nostro giudizio.

L’incontro è durato due ore e provo a riassumere in sintesi i passaggi che maggiormente mi hanno colpito.

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Pubblicato il
4 Gennaio 2025
in Storie di fede e Riflessioni

La colomba della pace

Nel piccolo paese di Vallauris, tra Cannes e Nizza, c’è la bellissima cappella della Guerra e della Pace dipinta da Picasso.

È un’opera di grande impatto emotivo. Dopo aver dipinto Guernica nel 1937 affronta lo stesso tema che lo trova particolarmente sensibile e dopo la seconda guerra mondiale dipinge quest’opera di grande respiro che avvolge lo spettatore perché realizzata su pannelli che ricoprono interamente le pareti e la volta. La pittura è semplice e potente nello stesso tempo.

Da una parte viene rappresentata la guerra con colori inquietanti e sagome piene di terrore. Dalla parte opposta la pace con colori e linee piene di gioia.

Mi colpiscono alcuni particolari. Se nella guerra vengono bruciati i libri perché i regimi totalitari temono lo sviluppo della cultura, nella pace, in clima di grande serenità c’è chi legge e chi scrive. La pace garantisce sempre la crescita delle persone attraverso l’istruzione e la cultura.

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Pubblicato il
28 Dicembre 2024
in Storie di fede e Riflessioni

La Compieta

Quando termina un anno e ne comincia uno nuovo si realizza in grande ciò che avviene in miniatura al termine di ogni giorno nell’attesa di un’alba nuova.

La Liturgia delle Ore, cioè la preghiera del breviario dei preti che fortunatamente sta sempre più diventando anche la preghiera dei laici, si conclude con la preghiera prima di coricarsi, la preghiera di Compieta. Come dice la parola stessa è il momento in cui si da compimento alla giornata vissuta prima di andare a dormire.

Ogni sera la preghiera della Compieta inizia con l’esame di coscienza nel quale sostanzialmente si rivede alla “moviola” la giornata con il filtro della gratitudine e si promette un impegno maggiore per il giorno successivo.

Io prego abitualmente la Compieta da solo, nella mia stanza. Nei monasteri, penso sia la preghiera più suggestiva, si prega al buio, con la sola flebile luce di una candela.

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Pubblicato il
24 Dicembre 2024
in Storie di fede e Riflessioni

Sulle tue labbra è diffusa la Grazia

Disegnato con una tecnica elementare, quasi come un disegno primordiale, in bianco e nero con il tratto di un fumetto, non mi aveva mai attirato. Sono stato ad Assisi una ventina di volte, più o meno. Ma l’ultima volta, probabilmente perché non c’era nessuno, ho avuto tutto il tempo che volevo per soffermarmi. Siamo a san Damiano, là dove ha inizio la storia vocazionale di Francesco con il dialogo tra il giovinastro e il Crocifisso. In quel luogo venne da subito edificato il convento di Chiara, innamorata di Francesco ma solo di passaggio, perché il vero Amore è Cristo. Nei piani superiori, prima di giungere al luogo dove Chiara morì, cioè nel dormitorio, c’è il famoso Oratorio nel quale le monache pregavano. Nell’abside della cappella c’è questo affresco. Guardandolo da vicino e con calma mi accorgo di alcuni particolari. Sul petto di Cristo è disegnato il sole, come lo disegnerebbe un bambino e sulla spalla di Maria la luna. Il messaggio è chiaro: Gesù è il sole, il dono del Padre: Grazie alla bontà misericordiosa del nostro Dio, per cui verrà a visitarci dall’alto un sole che sorge, così preghiamo ogni mattino con il cantico di Zaccaria. Maria risplende la luce del Figlio ed è come la luna che brilla, non di luce propria, per rischiarare la notte del mondo.

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Pubblicato il
14 Dicembre 2024
in Storie di fede e Riflessioni

Agisci come se tutto dipendesse da te e prega sapendo che in realtà tutto dipende da Dio

Stavo tribolando per l’organizzazione di un’iniziativa parrocchiale e mi ha raggiunto, come una freccia, la famosa espressione di sant’Ignazio di Loyola: agisci come se tutto dipendesse da te e prega sapendo che in realtà tutto dipende da Dio. Questo pensiero è responsabilizzante e liberante insieme.

Ci dobbiamo dar da fare mettendo tutte le nostre energie e la nostra intelligenza nei lavori che facciamo, nella professione, nella famiglia, nei progetti, nel volontariato, in ogni ambito dobbiamo avere la percezione che tutto dipende da noi. Ed è così. Perché quello che non facciamo noi non lo fa nessun altro al posto nostro. Questa prospettiva ci rende responsabili nel compiere al meglio le cose che dipendono da noi. In realtà sappiamo che però tutto dipende dal Capo.

Se davvero tutto dipende da Lui ogni tanto mi vien da dire: ci penserà Lui. Ma non per deresponsabilizzarmi, ma per sentirmi più libero dalle mie, a volte, false preoccupazioni.

Ci penserà Lui significa arrendermi ai suoi criteri e pensare alla mia vita non solo a partire da quello che voglio io ma soprattutto a partire dai parametri del Signore.

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