“Non stare dove non fiorisci”
Vita comune: Per me fare vita insieme significa come prima cosa portare rispetto reciproco in ogni situazione in cui si è con gli altri e come altra cosa penso che per vivere serenamente sia fondamentale saper mettere le proprie cose private da parte e dare priorità e tutto di se stessi al gruppo per vivere dei momenti insieme e felici.
Emozioni: A volte è molto difficile gestire le proprie emozioni trovandosi a vivere con altre persone che non fanno parte nella nostra quotidianità, ma il confronto porta a rendere la convivenza un’ esperienza unica. Si possono avere dei giorni no e non voler aprirsi o semplicemente parlarne con qualcuno ma l’obiettivo della convivenza è anche quello di controllare le proprie emozioni per fare sentire gli altri a proprio agio e creare un clima sereno. Nervosismo, tristezza, entusiasmo, rabbia, felicità: tutte queste emozioni ci hanno accompagnato e travolto durante questi giorni rendendoli un ricordo indimenticabile e una crescita a livello personale e anche del gruppo.
Fatica: Faticare è impegnarsi sapendo per certo che raggiungere quel qualcosa per cui ci stiamo impegnando non sarà per niente facile. Capita di arrendersi in questi casi e spesso questo comporta un rimpianto poiché la fatica sarà tanta, ma il risultato sarà sicuramente soddisfacente. L’autorealizzazione richiede fatica e non trovo cosa migliore nel faticare per qualcosa che porta felicità a noi stessi. Se noi abbiamo compiuto questa fatica e abbiamo raggiunto un obiettivo ci sentiremo pieni di noi poiché non può essere altro che farina del nostro sacco. La vita è fatta di continue fatiche, ma queste hanno anche degli aspetti positivi. Faticando si cresce, si impara e ci si forma per affrontare nuove difficoltà che non è detto saranno più facili.
Occasioni perse: Per occasioni perse per me sta a significare come “una rinuncia” del tipo non poter uscire il pomeriggio o la sera o fare determinate cose della vita privata / quotidiana dando importanza, priorità e valore al gruppo.
Pregare insieme: Credo che, durante la convivenza, il momento di preghiera collettiva sia un momento in cui ognuno mette qualcosa di sé a disposizioni degli altri. È un momento in cui tutti siamo riuniti a riflettere su un argomento che a noi può sembrare molto difficile ma che è essenziale per la nostra crescita.
Argomenti affrontati: Abbiamo affrontato tanti temi, sull’ importanza di fiorire e essere se stessi senza farci tentare dai vizi e dalla moda, riconoscendo le nostre qualità e doni personali, avendo fiducia nell’ altro senza avere pregiudizi, vivendo le diversità e imparando a riconoscere i tralci della nostra vite da potare.
Conclusione: Ringrazio tutti, sia gli animatori sia i ragazzi che hanno fatto la convivenza insieme a me, li ringrazio di avermi fatto vivere momenti diversi dal solito. È stato bello il fatto di tornare a casa e trovare tanta gente, non come normalmente nelle nostre case che a pranzo e a cena mi ritrovo ha mangiare da solo o solo con i miei genitori.
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