Il viaggio parrocchiale in Costa Azzurra ci ha regalato molte emozioni.
Ogni viaggio si compie tre volte, la prima nel desiderio, prima di partire, la seconda nella realtà stessa e la terza quando lo si ricorda.
Personalmente tra i ricordi più belli custodisco quello della visita a Nizza del museo di Chagall, il museo nazionale del Messaggio biblico. Ci sono circa venti dipinti, molto grandi, con i quali l’autore ripercorre le scene principali delle storie bibliche, la creazione, Abramo, Noè, Giacobbe, Mosè, il Cantico dei Cantici, il Re Davide, la deposizione di Gesù dalla croce, ecc.
Mi ha molto colpito un particolare della scena del sacrificio di Isacco.
L’azzurro è il colore di Dio, dell’Angelo che ferma la mano armata di Abramo. Il rosso avvolge Abramo, è il colore della passione, del dramma. È una prova dura quella chiesta all’anziano uomo divenuto padre al di là di ogni speranza.
In alto oltre la cornice c’è la mano di Dio. Prima dona e poi richiede?!
In basso viene rappresentato Isacco, il figlio che prefigura il Figlio ed il suo sacrificio reale sulla croce. Isacco è giallo, il colore dell’abbandono fiducioso nella Provvidenza.
È steso sulla catasta di legno che sarebbe servita come letto infuocato del martirio.
Ed ecco finalmente il particolare che mi ha rapito l’occhio ed il cuore.
Isacco guarda lo spettatore, guarda me e te, e compie una gesto simpaticissimo: ci fa l’occhiolino, come per dire dai fidati del Signore, non preoccuparti se ci sono delle difficoltà, se ci sono delle prove, c’è sempre la mano amica di Dio a venirti incontro. Trovo che quest’occhiolino sia semplicemente fantastico, un trucco di Chagall, perché ovviamente la Scrittura non ne parla, con il quale ci esorta ad essere sereni, anche in mezzo alla fatica.
Tra l’altro il nome Isacco significa “Dio sorride” in riferimento a quando Sara conosce il volere di Dio di avere un figlio e ride. Ma quello di Sara più che un sorriso è un ghigno beffardo, come a dire: figurati se rimango incinta alla mia età. Il sorriso di Dio invece è proprio come quando il papà sorride a suo figlio per comunicargli affetto e protezione. L’occhiolino di Isacco è proprio un bel regalo che Chagall ci fa.
Don Roberto
Pubblicato il 27 Aprile 2024
in
Storie di fede e Riflessioni
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