Parrocchia e Oratorio San Giuseppe, Dalmine (BG)

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Guarda come ti voglio bene!

Spesso lo dico per ridere, in realtà ci credo profondamente. Le vacanze di Pasqua, come quelle di Natale, del resto, sono state istituite affinché, come cristiani, potessimo avere il tempo necessario per partecipare alle funzioni religiose in chiesa. Altrimenti perché ci sono le vacanze? Perché i ragazzi sono stanchi? Perché c’è il bel tempo e bisogna andare ai mari o ai monti? Perché bisogna andare a trovare i parenti nei paesi di origine? Certo tutto vero e bello, ma allora perché non scegliere una settimana diversa dalla Settimana Santa? Ormai è sotto gli occhi di tutti che più nessuno partecipa ai riti sacri della Settimana più importante dell’anno per i cristiani. Non mi stupirebbe se, per il rispetto della laicità, come si tolgono i presepi, i crocifissi, i segni della fede cristiana, si arrivasse a togliere anche i giorni delle vacanze di Pasqua. Sarebbe per lo meno una questione di onestà. Allora insorgerebbero i presunti cristiani come paladini di una fede che … non c’è più e insorgerebbero per dire quanto sia importante salvare le tradizioni, riconoscere le radici della nostra identità, confessare i valori e i principi della nostra società, ecc..

Per quanto mi riguarda, e grazie a Dio, riguarda anche il piccolo resto che partecipa con fedeltà e con fede ai Riti Sacri della Pasqua, la Settimana Santa è davvero speciale.

La Chiesa offre ai suoi figli la ricchezza e la bellezza delle liturgie e rinnova l’appello a ripercorrere le ore decisive della vita di Cristo, le ore della sua morte e risurrezione.

Attraverso la Chiesa il Signore in questi giorni ci ripete: “Guarda come ti voglio bene! Guarda la croce e prova a cogliere la misura del mio amore per te! Guarda i gesti di Gesù e riascolta le sue parole, lascia che siano per te una forza nuova. Non dare nulla per scontato e immagina di sentirle per la prima volta. Guarda come ti voglio bene!”.

Dice il Catechismo della Chiesa Cattolica: “La Liturgia cristiana non soltanto ricorda gli eventi che hanno operato la nostra salvezza; essa li attualizza, li rende presenti. Il Mistero pasquale di Cristo viene celebrato, non ripetuto. Sono le celebrazioni che si ripetono. In ciascuna di esse ha luogo l’effusione dello Spirito Santo che attualizza l’unico Mistero”

Non impediamo dunque alle nostre famiglie di partecipare, anche ai nostri ragazzi, anche a quelli più piccoli. La processione delle Palme, la Messa della Passione, la Messa del Giovedì Santo, la Liturgia del Venerdì Santo e la Via Crucis, l’Adorazione, la Veglia del Sabato Santo, la Messa della Risurrezione… Tante occasioni per entrare nel mistero dell’Amore.

Guarda come ti voglio bene! Sono celebrazioni lunghe e impegnative?!

Si certo ma tanto abbiamo il tempo… siamo in vacanza.

Don Roberto

 



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