Mi pare interessante che nei racconti del Vangelo non esiste un passo nel quale Gesù “spieghi” il perché della sofferenza. E nemmeno esiste un passo nel quale Egli “spieghi” il tema della gioia. Eppure sofferenza e gioia sono il tutto della nostra vita. Mi pare altrettanto interessante un altro dato: che Gesù in prima persona soffre accanto a coloro e soffrono e che quando Lui passa tutti sperimentano la gioia.
I francesi direbbero che Gesù non spiega (expliquer) ma si lascia coinvolgere (impliquer).
Alcune considerazioni. Prima di tutto dobbiamo constatare il nauseante fastidio quando incontriamo qualcuno che a tutti i costi vuole spiegare (expliquer) sempre e tutto e d’altra parte la profonda consolazione per quando incontriamo qualcuno che si coinvolge (impliquer) con i nostri sentimenti, magari in silenzio. È un po’ quello che con una mirabile sintesi affermava san Paolo VI: il mondo oggi non fa bisogno di maestri, ma di testimoni.
Verrebbe da dire: non ha bisogno di maestri, figuriamoci di maestrine… che hanno sempre qualcosa da spiegare, più per palesare la propria superiorità che per il desiderio di coinvolgersi.
Noi, volendo, possiamo fare come Dio. Lui sì in realtà potrebbe spiegare ogni cosa. Ma non lo fa. Perché? Forse per lasciarci liberi di cercare un senso alle cose, forse per non vincolarci a risposte preconfezionate. Fatto sta che Lui non spiega ma si lascia coinvolgere.
Oppure forse Dio non spiega ogni cosa semplicemente perché non sa tutto. Non sa e non può sapere che esiti avrà la mia libertà. Non sa come io eserciterò la mia intelligenza. Lui è grande proprio perché rispetta la libertà e l’intelligenza degli uomini e delle donne. Se così non fosse avrebbe fermato i crocifissori di suo Figlio, avrebbe bloccato i treni di ogni deportazione, avrebbe bloccato i boia crudeli di Auschwitz, avrebbe bloccato il lancio dell’atomica su Hiroshima, avrebbe fermato tutti i piccoli o grandi massacri dell’umanità.
Molti non credono più in Dio perché Lui non spiega le cose. Ma questa è una rappresentazione che non corrisponde al vero volto del Dio di Gesù.
San Paolo, testimone vero più che maestro, aveva capito molto bene lo stile di Dio e scrivendo alla comunità cristiana di Roma scrive: Rallegratevi con quelli che sono nella gioia; piangete con quelli che sono nel pianto. Abbiate i medesimi sentimenti gli uni verso gli altri; non nutrite desideri di grandezza; volgetevi piuttosto a ciò che è umile.
Il Dio rivelato da Gesù rispetta fino in fondo la nostra libertà e la nostra ragione. Costi quel che costi, anche se il prezzo fosse la croce.
Don Roberto
Pubblicato il 15 Febbraio 2025
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Storie di fede e Riflessioni