Parrocchia e Oratorio San Giuseppe, Dalmine (BG)

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La colomba della pace

Nel piccolo paese di Vallauris, tra Cannes e Nizza, c’è la bellissima cappella della Guerra e della Pace dipinta da Picasso.

È un’opera di grande impatto emotivo. Dopo aver dipinto Guernica nel 1937 affronta lo stesso tema che lo trova particolarmente sensibile e dopo la seconda guerra mondiale dipinge quest’opera di grande respiro che avvolge lo spettatore perché realizzata su pannelli che ricoprono interamente le pareti e la volta. La pittura è semplice e potente nello stesso tempo.

Da una parte viene rappresentata la guerra con colori inquietanti e sagome piene di terrore. Dalla parte opposta la pace con colori e linee piene di gioia.

Mi colpiscono alcuni particolari. Se nella guerra vengono bruciati i libri perché i regimi totalitari temono lo sviluppo della cultura, nella pace, in clima di grande serenità c’è chi legge e chi scrive. La pace garantisce sempre la crescita delle persone attraverso l’istruzione e la cultura.

Poi c’è un grande sole giallo e arancio che al posto dei raggi ha le spighe di grano; uno dei frutti della pace è il pane per tutti, come il sole, come dice il Vangelo splende per tutti e tutti usufruiscono della sua luce e del suo calore, così nella stagione della pace c’è pane per tutti e nessuno patisce la fame…

In fondo alla sala ci sono quattro persone che, per il colore con cui sono rappresentate rimandano alle etnie diverse dell’umanità: nero, giallo, rosso e bianco. Le quattro persone anelano convergendo verso l’immancabile colomba della pace.

Infine il particolare che ha colpito molto anche gli adolescenti dell’altra colomba, dentro la quale si intravede il volto di una donna, il volto di Francoise Gilot, la sua compagna di Picasso degli anni in cui sta dipingendo la Pace. Egli ci lascia un messaggio di grande importanza: l’esperienza della pace prende forma in un contesto di amore. Solo l’amore ci garantisce quella pace interiore che si vede sul volto e si testimonia attorno a noi. Beati gli operatori di pace, dice Gesù, perché saranno chiamati figli di Dio. Ma si può costruire la pace solo se si ha il cuore rappacificato. La fonte della pace, ci comunica Picasso, non può essere che un’esperienza di amore autentico. All’inizio del nuovo anno ci auguriamo di essere davvero operatori di pace nella nostra piccola vita.

Don Roberto



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