Parrocchia e Oratorio San Giuseppe, Dalmine (BG)

il sito web della comunità parrocchiale San Giuseppe di Dalmine

Eros e Thanatos

Tra le tante acrobazie che un prete deve fare una tra le più difficili è di saltare immediatamente dalla celebrazione di un matrimonio e quella di un funerale, o viceversa. Mi è capitato recentemente: al cimitero per la benedizione delle ceneri di una nostra sorella e poi via di corsa per la celebrazione di un matrimonio.

Quel pomeriggio, con i due cortei, uno colmo di mestizia e di dolore e l’altro sorridente e pieno di entusiasmo, ha risvegliato in me la memoria di un episodio “grottesco” di molti anni fa. Nel 1998 mi recai in Bolivia in visita ad un caro amico ordinato sacerdote con me e, in quegli anni, missionario a La Paz. Giunto in Bolivia passai qualche ora al pronto soccorso per via della carenza dell’ossigeno dei quattromila metri di La Paz. Nel pomeriggio volli presenziare alla messa nella parrocchia e rimasi a dir poco sorpreso quando vidi le due navate della chiesa ben differenziate dai colori e dagli abiti. A destra i colori di un matrimonio e a sinistra i colori di un funerale. Semplicemente, per un errore di programmazione che il parroco aveva commesso, erano state fissate nella stessa Messa un matrimonio ed un funerale. Il mio amico è stato bravissimo nel rimediare a quella dimenticanza proponendo una riflessione di sintesi sui due temi e parlò di Eros e Thanatos, le due figure della mitologia greca che indicano i due elementi fondamentali della vita, profondamente contrapposti tra loro.

Eros rappresenta l’amore, l’energia capace di generare vita e gioia. Thanatos rappresenta invece la morte e la distruzione.

A partire dalla mitologia greca molti filosofi, poeti, artisti, e in questi ultimi secoli, psicologi, hanno indagato sul rapporto tra Eros e Thanatos, l’amore e la morte.

Pitture e sculture rappresentano sapientemente le caratteristiche delle due forze. Soprattutto Freud studiò l’amore e la morte nell’ottica degli impulsi che generano pensieri e scelte.

Nella visione cristiana della vita, dell’amore e della morte per rappresentare la relazione di questi impulsi potremmo schematicamente formulare questo slogan: gli opposti alla fine si attraggono.

Perché la morte non è considerata come la generatrice di distruzione ma come condizione necessaria per entrare nella pienezza dell’amore e della vita.

Come dice la Bibbia: più forte della morte è l’amore. È talmente vero che si può anche morire per amore.

Quando mi capita di celebrare, magari nello stesso giorno, un matrimonio ed un funerale, senza sembrare eccessivamente macabro, vorrei che Eros e Thanatos illuminassero lo stesso mistero della Vita.

Don Roberto

 



in Storie di fede e Riflessioni