Il pozzo di Samaria è profondo 35 metri. Ce ne parla Giovanni al capitolo 4 del suo Vangelo come scenario di un incontro sensazionale tra Gesù e una donna, la samaritana, appunto.
La prima cosa di Gesù che colpisce è la stanchezza: Gesù dunque, affaticato per il viaggio, sedeva presso il pozzo. Era circa mezzogiorno.
Al pozzo, verso mezzogiorno, sotto il sole cocente, Gesù è stanco del viaggio e si siede al bordo del pozzo. Penso che Gesù sia certamente stanco fisicamente, ma soprattutto psicologicamente. Penso soprattutto alla sua delusione per gli insuccessi che sta incontrando.
Egli conosce la stanchezza e cerca di vincerla con il desiderio di stare un po’ da solo per riposare. È un Gesù molto umano, è stanco, ha sete, cerca un ristoro.
Ho sete, dammi da bere. Come non pensare al Crocifisso che ripeterà questa richiesta? Oppure come non pensare a Madre Teresa di Calcutta che a 36 anni sente la vocazione, mentre è sul treno, nella voce di Gesù che le dice: “Ho sete di te, del tuo amore”? Madre Teresa non ha dubbi e il Signore col tempo le rivelerà come saziare la sua sete: Saziare l’infinita sete di Gesù sulla croce di amore per le anime, lavorando per la salvezza e la santificazione dei più poveri tra i poveri. Per questo in ogni cappella dove le suore di Madre Teresa pregano, accanto al Crocifisso campeggia la scritta: “Ho sete”.
Arriva una donna e Gesù domanda: Dammi da bere. Gesù si mette sullo stesso piano della donna. È il Signore che chiede un aiuto alla donna. Questo atteggiamento di Gesù apre la disponibilità all’incontro e al dialogo.
I discepoli si scandalizzano. Ma Gesù va contro ogni standard perché è davvero l’Uomo libero. Alla donna promette il dono di un’acqua che zampilla per sempre. È il dono della fede, una trasformazione interiore che fa zampillare dentro di noi una sorgente inesauribile. Sorgente che non si esaurisce perché non viene da noi, ma che a noi chiede di essere dei canali perché altri trovino acqua per dissetarsi.
Un particolare del racconto che in realtà è la chiave per interpretare tutta la vicenda di questo incontro è che la donna dimentica al pozzo al brocca. La donna intanto lasciò la sua anfora, andò in città e disse alla gente: «Venite a vedere un uomo che mi ha detto tutto quello che ho fatto. Che sia lui il Cristo?». Uscirono dalla città e andavano da lui.
La samaritana era venuta per prendere l’acqua con l’anfora e la dimentica al pozzo. L’amore quando è vero fa perdere la brocca. Cioè: quando incontri l’Acqua vera ti dimentichi delle altre piccole seti. Che anche a noi accada questo: di perdere la brocca di dimenticarla per aver incontrato l’Acqua viva. Il Signore ci doni la gioia di averlo incontrato.
Don Roberto
Pubblicato il 11 Marzo 2023
in
Storie di fede e Riflessioni