Parrocchia e Oratorio San Giuseppe, Dalmine (BG)

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La speranza 

Spero nella tua bontà, per le tue promesse e per i meriti di Gesù Cristo, nostro Salvatore, la vita eterna e le grazie necessarie per meritarla con le buone opere che io debbo e voglio fare, Signore, che io possa goderti in eterno.

La speranza è la virtù teologale per la quale desideriamo il regno dei cieli e la vita eterna come nostra felicità, riponendo la nostra fiducia nelle promesse di Cristo e appoggiandoci non sulle nostre forze, ma sull’aiuto della grazia dello Spirito Santo.

Nel cuore di ogni uomo alberga un radicale desiderio di felicità. La virtù della speranza risponde proprio a questo desiderio. La speranza è la forza che Dio ci dona perché non ci scoraggiamo e possiamo essere sostenuti in tutti i momenti di difficoltà. La speranza è simbolicamente rappresentata dall’àncora che ci tiene fortemente radicati nella promessa di Gesù durante i naufràgi della nostra vita. La speranza ci può procurare la gioia anche nelle prove turbolente che ogni giorno sopportiamo.

All’esterno del Battistero della cattedrale di Bergamo che la statua che rappresenta la speranza. È una donna che sorregge un vaso pieno di fiori. Questo vaso indica il ciclo vitale del mondo vegetale e richiama la visione cristiana del futuro sempre positivo che Dio riserva a coloro che confidano in Lui malgrado tutte le fatiche quotidiane.

Sempre, ma soprattutto nei giorni di novembre, portiamo dei fiori al cimitero. Questo semplice gesto significa molto più dell’onore che noi riserviamo alla memoria dei nostri cari, che è già una gran cosa. Significa affermare la speranza nella loro e nostra rinascita. I fiori sono il nostro atto di speranza nella vita eterna.

Ai piedi della statua della speranza è drammaticamente raffigurato l’uomo senza speranza, il disperato appunto, con una corda al collo nell’atto di impiccarsi. La mancanza di speranza conduce alla tristezza di chi si lascia morire.

Siate “lieti nella speranza e forti nella tribolazione” dice san Paolo. M’illumino d’immenso. La più breve poesia di tutti i tempi, intitolata Mattina di Ungaretti, formata da sole quattro parole raccoglie tutta l’ampiezza e la profondità della speranza cristiana.

Il domani è sempre buono per chi crede in Dio.

Don Roberto

 



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