Parrocchia e Oratorio San Giuseppe, Dalmine (BG)

il sito web della comunità parrocchiale San Giuseppe di Dalmine

Il tempo

Arriva un nuovo anno, si cambia il calendario, si saluta il ’21 e si accoglie il ’22 con tanta trepidazione.

Fugit tempus irreparabile affermava Virgilio. Il tempo è dono e responsabilità: scorre e non torna indietro. Non ci resta che dare valore ad ogni momento che viviamo. Con questo testo un autore anonimo ci aiuta a comprendere il valore del tempo:

Per capire il valore di un anno, chiedi ad uno studente che ha perduto un anno di studio.

Per capire il valore di un mese, chiedi ad una madre che ha partorito prematuramente.

Per capire il valore di una settimana, chiedi all’editore di un settimanale.

Per capire il valore di un ora, chiedi a due innamorati che attendono di incontrarsi.

Per capire il valore di un minuto, chiedi a qualcuno che ha appena perso il treno.

Per capire il valore di un secondo, chiedi a qualcuno che ha appena evitato un incidente.

Per capire il valore di un millesimo di secondo, chiedi ad un atleta che ha vinto la medaglia d’argento alle Olimpiadi.

Per cogliere il valore del tempo che fugge prima di tutto guardo al mio passato, all’anno che si chiude con tutte le sue tribolazioni e le sue tristezze, penso a tutto quello che sono riuscito a fare e a tutto quello che è successo al di là di me. Guardo alle cose tristi ma anche ai tanti fatti piacevoli che mi sono accaduti. Avverto, malgrado tutto il bisogno di ringraziare Dio per la storia che ha scritto con me, perché, anche se in tanti giorni non mi sono accorto, Lui sempre mi ha accompagnato e guidato.

In secondo luogo fisso il presente. Il mio tempo è importante, ho sempre poco tempo e ogni attimo è importante. Cosa vorrei per il mio oggi? Come vorrei poterlo qualificare sempre più e viverlo in maniera piena. Cosa desidero se avessi solo l’attimo attuale da vivere?

La risposta a queste domande dicono cosa ho nel cuore, adesso, in questo momento della mia vita.

Infine allargo lo sguardo al futuro. Quando penso al domani è come se andassi in apnea. Tanta incertezza mi assale. Non so dire nulla di ciò che mi capiterà. Mi rimane una cosa possibile: la fiducia nella Provvidenza che immeritatamente continuerà a non abbandonarmi mai, qualunque cosa accada.

Voglio imparare a guardare il futuro con gli occhi di Dio, cioè confidando sempre nella sua presenza e nella sua provvidenza.

Buon 2022 a voi, fratelli e sorelle.

Don Roberto



in Storie di fede e Riflessioni