Nei mesi estivi l’Oratorio ha riaperto le sue attività cercando soprattutto di mettere al centro i ragazzi e gli adolescenti. Al termine del CRE e dei campi estivi ha nel cuore un profondo sentimento di gratitudine per gli adolescenti.
Quando con i coordinatori stavamo programmando l’estate non sono mancati punti di domanda e perplessità: come saranno gli adolescenti dopo il Covid? Riusciranno a mettersi in gioco e a vincere paure e chiusure? Saranno disponibili a dedicare il loro tempo al servizio degli altri, specie dei più piccoli?
Con molta sorpresa ci siamo resi conto della loro voglia di rispondere affermativamente alla proposta di essere animati e animatori a loro volta. In realtà sappiamo che diversi di loro hanno molto patito il lockdown ed hanno, per diverse ragioni preferito passare l’estate senza lasciarsi coinvolgere. Chi c’è stato tuttavia ha dato una bella testimonianza di crescita. Abbiamo vissuto insieme parecchi incontri di formazione e per cinque settimane si sono letteralmente dedicati ai più piccoli, senza risparmiarsi e con un approccio di evidente serietà. Ecco perché sono grato agli adolescenti: perché hanno sciolto ogni perplessità sulla loro ripresa e ci sono stati.
L’ultima intensa esperienza vissuta con loro è stato il campo estivo a Lignano. Anche qui abbiamo sperimentato la bellezza degli adolescenti, nello stare insieme bene, nel divertirsi in modo sano, nel curare le relazioni con tutti e nel confrontarsi con le proposte formative e la preghiera.
La parola adolescente significa “crescere”. L’adolescenza è come una seconda nascita che riguarda più o meno, il secondo decennio della vita di ogni individuo, periodo caratterizzato dal passaggio dallo stato infantile a quello adulto. Essere adolescente significa crescere nel corpo ma anche nella mente e nel cuore.
Vedere gli adolescenti quando, superando ogni stanchezza e pigrizia, si danno da fare per se e gli altri è una delle più grandi soddisfazioni per un parroco. Vederli ridere e scherzare, giocare e divertirsi, e quando è il momento raccogliersi, riflettere e confrontarsi, è una delle cose che infonde più coraggio e fiducia negli educatori.
Voglio dire grazie agli adolescenti e ai loro genitori per la fiducia accordata all’ Oratorio nella grande impresa di far “crescere” i nostri ragazzi.
Le esperienze positive che viviamo con loro in estate, resteranno positivamente impresse nella memoria e nello stile. Noi tutti infatti ci ricordiamo, a distanza anche di molti anni, delle esperienze vissute in Oratorio e come hanno segnato il nostro modo di pensare e di vivere.
Quando poi a Settembre riprenderanno i percorsi proposti per tutto l’anno ci rendiamo conto che l’estate in Oratorio è come un grande serbatoio di carburante che mantiene acceso il motore.
Non dimentico evidentemente che dietro le tante proposte rivolte agli adolescenti ci stanno educatori adulti che amano gli adolescenti e li accompagnano con tanta passione.
C’è un dipinto di Magritte, che a mio avviso, esprime molto bene la bellezza dell’adolescenza. Si intitola “Le retour”, il ritorno. Le uova e gli uccelli sono temi molto cari a Magritte per raccontare della nascita, della crescita e della rinascita. C’è un cesto con tre uova in primo piano e un cielo luminoso ritagliato nella sagoma della colomba. Le uova devono rompersi per avviare quella trasformazione necessaria che permette di spiccare il volo. Come ogni rottura, anche l’adolescenza, come il parto, è fonte di dolore e di incertezza, ma è la condizione necessaria per essere davvero se stessi.
Pubblicato il 7 Agosto 2021
in
Storie di fede e Riflessioni
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