Parrocchia e Oratorio San Giuseppe, Dalmine (BG)

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Quali domande?

Nell’Esortazione Apostolica Evangelii Gaudium, al numero 155, Papa Francesco afferma: “ricordiamo che non bisogna mai rispondere a domande che nessuno si pone”.

Questa Esortazione è del 2013 ed è la magna charta del suo pontificato: vi troviamo infatti le linee guida del suo pensiero e del suo programma pastorale.

Parlando della predicazione il Papa si rivolge soprattutto ai preti invitandoli a non “rispondere a domande che nessuno si pone”. Non solo l’invito è esplicito per coloro che hanno il compito della predicazione, ma alla chiesa stessa e alla sua struttura evangelizzatrice.

Cosa vuol dire il Papa?

Uno dei punti critici che oggi la chiesa vive è proprio il radicale cambiamento in atto: la nostra non è solo un’epoca di cambiamento, ma è soprattutto un cambiamento d’epoca, dice spesso il papa. Gli uomini di oggi cioè non si pongono più la domanda su Dio, per questo la chiesa si trova a vivere un inquietante impasse, perché quando si cerca di parlare a qualcuno di qualcosa che non suscita interesse è davvero un’impresa che è minata alla radice.

Questa situazione non è solo tipica della generazione giovanile, che spesso viene battezzata come incredula e bellamente disinteressata rispetto a tutto ciò che richiama la fede e riguarda il Signore. È invece una condizione che drammaticamente caratterizza gli adulti della chiesa, i quali sarebbero propriamente deputati al compito di essere “trasmettitori” del valore cristiano della vita. Cosa fare dunque?

Mi pare che siamo di fronte a due possibilità. O ci rassegniamo a “lasciare” gli adulti che sono occupati ad altro e ci concentriamo sui pochi che manifestano la domanda su Dio, oppure ci mettiamo seriamente in ascolto degli uomini e delle donne di oggi per cercare di intercettare le loro effettive domande e indicare il Vangelo come la risposta vera di senso.

Questa seconda possibilità corrisponde all’idea di Chiesa in uscita o Chiesa missionaria tanto auspicata dal Papa.

Comunque offrire la risposta senza far emergere la domanda è come dar da mangiare a chi è inappetente.

Mi venivano questi pensieri pensando al prossimo Natale.

Noi celebriamo e annunciamo la Risposta di Dio agli uomini, Risposta che si chiama Gesù Cristo fatto Uomo e noi non siamo in grado di cogliere quanto in verità questo ci interessi.

A meno che per Natale non si intenda lo sforzo di ricreare una certa atmosfera con qualche luce e una cena … con non più di tot persone. Ma questo è un altro paio di maniche, perché se sono queste le domande è ovvio che Cristo continua ad essere la risposta a domande che più nessuno si pone.

Don Roberto

 



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