Parrocchia e Oratorio San Giuseppe, Dalmine (BG)

il sito web della comunità parrocchiale San Giuseppe di Dalmine

L’alfabeto della Parrocchia: S come SAN GIUSEPPE

Questo è il nome della nostra Parrocchia: “San Giuseppe”, è il nome che la identifica. Noi siamo di “San Giuseppe”. La città di Dalmine è sotto la protezione del padre putativo di Gesù. La chiesa è di san Giuseppe. L’Oratorio nostro è di San Giuseppe, la Casa Accoglienza Anziani è di san Giuseppe. Si è conclusa la settimana della festa patronale di san Giuseppe e molte sono state le proposte e le iniziative. Anche se non sempre la partecipazione è stata massiccia, devo dire che nei diversi ambiti c’è stato un bel movimento.

Condivido in questo breve spazio una semplice riflessione sul nostro patrono. Quando Dio ha voluto affidare i suoi tesori più preziosi, il Figlio e la Madre, all’umanità, ha scelto un uomo “affidabile”, Giuseppe appunto, uomo giusto, serio, responsabile. E quando Giuseppe è chiamato a sua volta a fidarsi riconosce che Dio è affidabile. Giuseppe ci insegna che per fidarci di Dio dobbiamo prima riconoscere che Dio si è fidato di noi, donandoci la vita, i figli, la fede, la terra, la vocazione. Inoltre succede sempre che quando Dio affida un dono ad una persona, quel dono è anche un compito. Perciò Dio gli dona anche quelle virtù necessarie per portare fino in fondo il compito assegnato. Quali sono le virtù di Giuseppe?

Le descrive molto bene san Giovanni XXIII quando nel mese di Marzo del 1963, pochi giorni prima di morire elenca in sintesi il profilo di Giuseppe a cui era molto devoto: Giuseppe è un uomo che parla poco ma vive intensamente, non si sottrae alle sue responsabilità, vive nel nascondimento la sua vita di sovrumana fede e carità. È un uomo che non trema, non precipita gli eventi, è calmo e fiducioso, non sgomenta il suo prossimo.

Scuriosando tra le lettere con le interviste ai papà che i bambini hanno posto sotto san Giuseppe dormiente ho trovato un pensiero bellissimo: qual è la cosa più bella di essere papà? E la risposta: quando mio figlio mi cerca per abbracciarmi. Che meraviglia! Certamente questa è stata anche la gioia di Giuseppe quando il figlio Gesù lo cercava per abbracciarlo. Questa è stata la gioia di Giuseppe quando ha visto tanti suoi figli della nostra parrocchia cercarlo per abbracciarlo. Questa è la gioia di Dio, Padre dei padri, quando vede che lo cerchiamo per abbracciarlo.

Una seconda cosa mi ha colpito delle lettere a san Giuseppe dormiente, che la maggior parte dei papà alla domanda: cosa vorresti che san Giuseppe ti doni? hanno risposto: il dono della pazienza. Ci vuole davvero molta pazienza. Essere pazienti significa “saper patire”, sopportare i sacrifici, proprio come san Giuseppe. La pazienza è la virtù dei forti, come vorremmo fossero sempre i nostri papà.

Don Roberto

 



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