Parrocchia e Oratorio San Giuseppe, Dalmine (BG)

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Agisci come se tutto dipendesse da te e prega sapendo che in realtà tutto dipende da Dio

Stavo tribolando per l’organizzazione di un’iniziativa parrocchiale e mi ha raggiunto, come una freccia, la famosa espressione di sant’Ignazio di Loyola: agisci come se tutto dipendesse da te e prega sapendo che in realtà tutto dipende da Dio. Questo pensiero è responsabilizzante e liberante insieme.

Ci dobbiamo dar da fare mettendo tutte le nostre energie e la nostra intelligenza nei lavori che facciamo, nella professione, nella famiglia, nei progetti, nel volontariato, in ogni ambito dobbiamo avere la percezione che tutto dipende da noi. Ed è così. Perché quello che non facciamo noi non lo fa nessun altro al posto nostro. Questa prospettiva ci rende responsabili nel compiere al meglio le cose che dipendono da noi. In realtà sappiamo che però tutto dipende dal Capo.

Se davvero tutto dipende da Lui ogni tanto mi vien da dire: ci penserà Lui. Ma non per deresponsabilizzarmi, ma per sentirmi più libero dalle mie, a volte, false preoccupazioni.

Ci penserà Lui significa arrendermi ai suoi criteri e pensare alla mia vita non solo a partire da quello che voglio io ma soprattutto a partire dai parametri del Signore.

È un po’ ciò che è accaduto ad Abramo, il padre di tutti i credenti. Nel capitolo 18 del libro della Genesi si racconta il celebre episodio delle querce di Mamre. Abramo è stanco. Forse anche perché riconosce con amarezza che ancora non si è realizzata la promessa della discendenza, la promessa a causa della quale ha lasciato la sua terra. Così racconta la Bibbia: “Poi il Signore apparve ad Abramo alle Querce di Mamre, mentre egli sedeva all’ingresso della tenda nell’ora più calda del giorno. Egli alzò gli occhi e vide che tre uomini stavano in piedi presso di lui”.

I tre uomini sono Dio, antica allusione alla Trinità. L’autore biblico non specifica da quanto tempo quei tre uomini sono lì. Lui non si era accorto, si accorge solo quando alza gli occhi. Non si era accorto forse perché la stanchezza, la sfiducia e lo sguardo abbassato glielo impedivano.

Quando compiamo le nostre attività, qualunque esse siano teniamo pure il capo abbassato, intenti nel cercare di fare del nostro meglio ogni nostro lavoro. Ma non dimentichiamo mai che il Signore è lì.

Ogni tanto alziamo lo sguardo e guardiamolo. Le nostre attività potremo svolgerle con maggior serenità se riconosciamo che tutto dipende da Lui. Alziamo lo sguardo, ci accorgeremmo che il Signore è lì che ci guarda, come un papà guarda il suo figlio, ci guarda e ci ricorda che tutto è nelle sue mani.

Don Roberto



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