Parrocchia e Oratorio San Giuseppe, Dalmine (BG)

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Se la morte non ci fosse

Sammy Basso l’abbiamo conosciuto tutti, lo abbiamo visto nelle sue frequenti comparse in televisione, senz’altro ci siamo tutti lasciati intenerire al momento della sua morte e forse ci siamo lasciati edificare dalla bellissima lettera che lui aveva scritto nel 2017 e consegnato ai suoi genitori e che è stata letta nel giorno del suo funerale lo scorso 11 ottobre.

Della sua vicenda mi hanno particolarmente colpito prima di tutto la sua capacità di sperare e in secondo luogo il suo rapporto di amicizia con Gesù.

Alla luce di questi due aspetti, la speranza e l’amore per il Signore, ha potuto vivere la sua vita, senza dubbio molto difficoltosa, con una serenità disarmante, non come una lotta dissanguante, ma come una resa fiduciosa nelle mani del suo Creatore.

Leggendo la sua lettera voglio lasciar cadere l’accento su un pensiero che ci può aiutare a meditare, nei prossimi giorni di novembre, sulla visione cristiana della vita e della morte.

Così scrive: Se la morte non ci fosse probabilmente non concluderemo niente nella nostra vita, perché tanto, c’è sempre un domani. La morte invece ci fa sapere che non c’è sempre un domani, che se vogliamo fare qualcosa, il momento giusto è “ora”!

Trovo che questo passaggio sia bellissimo.

Ritengo che come credenti dobbiamo recuperare una buona familiarità con la morte. Oggi si tende infatti ad estrometterla fino a sentirla estranea, come se non ci appartenesse, la nascondiamo ai bambini perché non si spaventino, ci fa paura. E quando ci capita di inciampare nella morte, di coloro che amiamo o nostra, cadiamo nella disperazione perché ci mancano i parametri per misurarci con questa esperienza sconvolgente.

Familiarizzare con la morte, come ci insegna Sammy, significa ammettere che, volenti o nolenti, lei c’è e che tuttavia non è la fine di tutto.

La bellezza di questo pensiero ci induce anche a considerare il nostro tempo, qui è ora, come la sola grande opportunità che abbiamo per sbilanciarci senza esitazione nel compiere il bene.

Continua Sammy: Devo tutta la mia vita a Dio, ogni cosa bella. La Fede mi ha accompagnato e non sarei quello che sono senza la mia Fede. Lui ha cambiato la mia vita, l’ha raccolta, ne ha fatto qualcosa di straordinario, e lo ha fatto nella semplicità della mia vita quotidiana.

Sammy ha lasciato questo mondo serenamente con la certezza che l’unica cosa che rimane per sempre è l’amore che abbiamo cercato di disseminare nei nostri giorni.

Grazie Sammy per la tua “piccola – grande” testimonianza.

Don Roberto

 



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