Che meraviglia questa fotografia! È stata scattata nel mese di aprile del 1964 quando la Pietà di Michelangelo fu trasportata dal Vaticano a New York. Fu un evento unico e irripetibile.
La Pietà è considerata la scultura più conosciuta al mondo. È visitata ogni giorno da circa 40 mila persone e molto si è scritto per approfondire la conoscenza di questo capolavoro assoluto dell’arte e della fede. Michelangelo aveva solamente 23 anni quando la scolpì per il Giubileo del 1500 ed è considerata l’espressione più alta del suo genio.
“Nostra Donna con il Figlio morto in grembo” così la chiamò il Vasari, 60 anni fa compì questo viaggio straordinario.
Così leggiamo nelle cronache: “… lasciò la Basilica Vaticana e la città di Roma per imbarcarsi a Napoli sulla nave Cristoforo Colombo, che, in nove giorni e alla velocità media di 24 nodi, l’avrebbe portata all’esposizione universale di New York”.
In America furono più di 27 milioni i visitatori accorsi per ammirare il capolavoro. Nel novembre del 1965 la scultura ritornò nella Basilica di san Pietro. L’allora pontefice Paolo VI esprimeva la grande gioia per il ritorno e dichiarò che quello sarebbe stato l’unico viaggio della Pietà considerando i grandi rischi corsi per questo eccezionale trasporto e ringraziò i responsabili che “con grande abnegazione si adoperarono per la riuscita di questo viaggio”.
Un’ulteriore clamorosa vicenda riguardò l’opera di Michelangelo pochi anni più tardi, nel maggio del 1972, quando il gruppo scultoreo venne terribilmente mutilato a causa di un pazzo che con un gesto sacrilego lo danneggiò. L’anno successivo l’intervento di restauro restituì a Roma e al mondo intero l’integrità rinnovata della statua.
La presenza di Michelangelo nella Basilica non si riduce alla Pietà. Egli è l’ideatore ed il costruttore della cupola, è l’autore degli affreschi della Cappella Sistina e della Cappella Paolina. Ma la Pietà è considerata un’opera dal valore assoluto anche per il suo messaggio teologico, il vero tesoro di fede che si manifesta soprattutto in due aspetti: il volto della Vergine e il corpo di Cristo.
La Vergine della Pietà era una mamma presumibilmente di una cinquantina d’anni, ma osservando la scultura contempliamo una donna giovanissima. La Madre di Cristo è eternamente giovane, bella e dolce. Per il Figlio e per noi. Il corpo di Cristo non è martoriato, pur essendo da poco stato tolto dalla croce. È un corpo bello anche se morto, bello perché ha sconfitto la morte, bello perché pare stia dormendo mentre prepara il risveglio definitivo della risurrezione.
È un grande dono la Pietà di Michelangelo. Quando nel 1564 vennero celebrati i funerali di Michelangelo nella Basilica di san Lorenzo a Firenze, prese la parola il letterato Benedetti Varchi e così definì la Pietà: “Non fatta di marmo da mano mortale ma discesa divinamente dal Paradiso”.
È proprio un grande dono la Pietà. E noi siamo orgogliosi di custodirlo.
Don Roberto
Pubblicato il 6 Luglio 2024
in
Storie di fede e Riflessioni
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