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Serendipità

La prima volta che mi sono imbattuto in questa parola nemmeno sapevo potesse esistere. Poi ho pensato ad un errore di stampa. In effetti è una parola che suona male. Tuttavia conoscendola mi è apparsa piena di luce e di futuro. Dopo una rapida ricerca scopro che è un termine coniato dallo scrittore inglese Walpole nel 1754 il quale, prendendo spunto da una fiaba intitolata “Il principe di Serendip”, un’isola dello Sri Lanka.

Letteralmente “serendipità” è la capacità o fortuna di fare per caso inattese e felici scoperte mentre si sta cercando altro. Significa cioè una situazione nella quale la causalità si trasforma in momento opportuno.

Come non pensare che Gesù conosceva il senso di questa parola quando raccontò la breve ed intensa parabola ricordata nel vangelo di Matteo: Il regno dei cieli è simile a un tesoro nascosto nel campo; un uomo lo trova e lo nasconde; poi va, pieno di gioia, vende tutti i suoi averi e compra quel campo. Il regno dei cieli è simile anche a un mercante che va in cerca di perle preziose; trovata una perla di grande valore, va, vende tutti i suoi averi e la compra.

La gioia di una scoperta fa vendere tutto perché ciò che si trova casualmente diventa di grande arricchimento.

A livello scientifico spesso accade che si stia cercando la prova di una teoria e ci si imbatta in una scoperta molto più importante, come simpaticamente ha riassunto lo scienziato J. Comroe: “La serendipità è cercare un ago in un pagliaio e trovarci la figlia del contadino…”. O come scrisse il poeta Andrea Zanzotto: “Quando si scrive una poesia è frequente la serendipità: miri a conquistare le Indie e raggiungi l’America”.

La nostra vita è piena di serendipità, di momenti in cui abbiamo subìto un cambiamento improvviso in seguito ad un incontro, una lettura, una crisi, un affetto, un evento… Cercavamo qualcosa di preciso e invece, per caso ci siamo imbattuti in qualcosa di diverso, in un tesoro ed abbiamo preso coscienza che le occasioni che la vita ci offre ci conducono ad una svolta decisiva.

Si imbatte nel tesoro chi è attento alle occasioni, riconosce che nulla in realtà avviene per caso e sa che ogni casualità può essere un tempo opportuno.

La vita è bella anche per questo perché non la si può sempre rinchiudere in uno schema preconfezionato.

Chissà quante volte nella nostra vita abbiamo sperimentato la serendipità, anche se non sapevamo si chiamasse in questo modo. Ogni volta ad esempio che abbiamo  imparato dalle esperienze sia quotidiane che straordinarie, negli eventi previsti o nelle occasioni casuali che, come dice Bonhoeffer,  “attraverso ogni evento passa una strada che porta a Dio”.

Don Roberto

 



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