Parrocchia e Oratorio San Giuseppe, Dalmine (BG)

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La mediocrità

A volte, anche se fa male, conviene lasciarsi provocare da alcuni pensieri che hanno la forza di condurre a fare l’esame di coscienza.

È quanto mi è accaduto nei giorni scorsi.

Ed è stato un pensiero di George Bernanos, l’autore del conosciuto “Diario di un curato di campagna”, a darmi l’occasione per un esame di coscienza.

Egli ha scritto: “Uno dei principali responsabili, il solo responsabile, forse, dell’avvilimento delle anime è il sacerdote mediocre. La grande sciagura di questo mondo non è che ci siano dei senzadio, ma che noi siamo cristiani così mediocri”.

Queste parole me le sono sentite direttamente rivolte mentre meditavo sul clima diffuso nel quale viviamo che è quello della mediocrità, anche nella comunità della chiesa. Consulto il vocabolario e leggo che la mediocrità è la qualità della persona che rivela capacità, attitudini e doti d’ingegno molto scarse. Il pensiero di Bernanos mi obbliga a riflettere sulla mia responsabilità per l’avvilimento delle anime: la mediocrità del prete equivale alla mancata eccellenza della santità. Non sono tanto le qualità umane a rendere mediocre un prete quanto il suo scadente cammino di vita spirituale. Questa si è una vera colpa che provoca l’avvilimento delle anime.

Una colpa per la quale chiedo misericordia per me e per i miei confratelli.

Tuttavia ritengo che sia proprio il clima nel quale viviamo a rendere mediocri le persone.

Nel 2018 il filosofo Deneault ha scritto un saggio intitolato “mediocrazia” nel quale si legge che la mediocrità ha infettato le nostre menti. Non aspiriamo più alle cose grandi alle cose di “lassù”. Rischiamo di morire senza aver mai vissuto. Una «rivoluzione anestetizzante» si è compiuta silenziosamente sotto i nostri occhi ma noi non ce ne siamo quasi accorti: la “mediocrità” ci ha travolti. Ti guardi attorno, e vedi quasi solo mediocrità. Una mediocrità desolante e diffusa. È una mediocrità tombale, frutto dell’assenza di qualsiasi pensiero. La mediocrità è pericolosa, perché disattiva i dispositivi di allarme e disabilita il cervello. Fa a meno dell’intelligenza, della capacità di scegliere e di desiderare. È così comoda, la mediocrità. È una sorta di anestesia, di psicofarmaco.

Voi siete il sale della terra, ci dice il Signore. Ma se il sale perdesse il sapore, con che cosa lo si potrà rendere salato?

Molti cristiani hanno ormai imboccato la via della mediocrità, la via di mezzo: né santi né peccatori, né freddi né caldi. Ma la via di mezzo è la più pericolosa perché il peccatore, passando dall’amarezza e dal pentimento può convertirsi ed incontrare il Signore, mentre per chi è tiepido e mediocre non c’è rimedio. Il Signore infatti è venuto a salvare i peccatori, ma nulla può per coloro che si credono apposto. Il brutto della mediocrità infatti è che impedisce di mettersi in discussione.

Don Roberto



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