Parrocchia e Oratorio San Giuseppe, Dalmine (BG)

il sito web della comunità parrocchiale San Giuseppe di Dalmine

Chiesa in uscita?!

La fotografia non è un granché.

Nel 1957 don Lorenzo Milani pubblica la sua prima opera intitolata “Esperienze pastorali” nella quale l’autore raccoglie i suoi pensieri relativi al periodo da lui trascorso come cappellano a San Donato.

Rileggendo la vita della parrocchia egli si interroga sulla vita dei fedeli, sulla loro condizione sociale e sul loro rapporto con la fede. Questo suo primo libro nel 1958 venne ritirato dal commercio per volere del Sant’Uffizio. Solamente pochi anni fa, per volere di papa Francesco, sono state tolte le proibizioni e “Esperienze pastorali” è tornato ad essere un prezioso strumento per conoscere la profezia di don Milani.

Papa Francesco insiste in ogni suo scritto o discorso a descrivere il suo sogno per una chiesa in uscita, una chiesa missionaria.

Ho sempre fatto un po’ di fatica a capire cosa significa questa espressione: “Chiesa in uscita”. Uscire da dove e per andare verso cosa?

Finalmente mi si sono aperti gli occhi della mente quando sfogliando le pagine di “Esperienze pastorali” ho trovato questo passaggio di don Milani, corredato dalla fotografia. Si tratta di uno scatto che fissa una processione del Corpus Domini a San Donato: si intravede, un po’ a fatica, che ai lati della processione c’è una folla di gente che assiste, come ad uno spettacolo, al passaggio del Signore.

Questo il commento di don Lorenzo: Passa il Signore. Serenata di fiori, veli bianchi, festa di paese. Trionfo della fede? Ma il gruppo di uomini che segue il Signore non è la parrocchia, è solo una chiesuola senza peso. La parrocchia si gode lo spettacolo e si tiene a dovuta distanza.

Poi aggiunge una nota che trovo illuminante. In processione ci sono due sacerdoti: il Prevosto e il Cappellano. Dice don Milani: identico è il pensiero dei due preti in processione: il 93,2 % delle pecorelle che restano fuori. Ma diverse sono le loro preghiere. Il Prevosto prega così: Signore perdonali perché non sono qui con Te. Il Cappellano (che è don Lorenzo stesso) così prega: Signore perdonaci perché non siamo là con loro.

Mi impressiona pensare che siamo nel 1958 e che da lì a poco Papa Giovanni XXIII raduna la chiesa per il Concilio Vaticano II nel quale i cristiani prendono coscienza della necessità di porsi in dialogo con il mondo. Sono passati molti anni eppure come cristiani pare non abbiamo questa grande urgenza di “uscire” e continuiamo ad avere in mente un modello di chiesa nella quale “gli altri” debbano venire, entrare.

Mi impressiona come Papa Francesco continui a tenere sveglia la chiesa sulla necessità di non chiudersi e di continuare ad uscire.

Ringrazio don Milani per la sua profezia e perché mi invita a chiedere il perdono del Signore per ogni mio giudizio malevolo su chi considero fuori e non viene dentro e per ogni passo non fatto per avvicinarmi a loro.

Don Roberto



in Storie di fede e Riflessioni