Parrocchia e Oratorio San Giuseppe, Dalmine (BG)

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Lo racconterete ai vostri figli

Diceva il missionario laico Beato Giuseppe Tovini: “I nostri figli senza la fede non saranno mai ricchi, con la fede non saranno mai poveri”.

Per il catechismo dei nostri figli stiamo navigando a vista e le proposte possibili sono continuamente soggette a svariate mutazioni. In queste settimane abbiamo fatto e disfatto mille programmi. Ad oggi il catechismo non si può fare se non on line. Le nuove restrizioni ci impongono di sospendere ogni forma di riunione in presenza.

Una cosa comunque rimane invariata: il profondo desiderio che i nostri figli possano conoscere e amare il Signore.

Quando il popolo d’Israele fu liberato dalla schiavitù degli egiziani il Signore Dio riassume in un’esortazione tutto il compito della memoria e della fede. Dice ai capi delle famiglie: “Lo racconterete ai vostri figli”.

C’è un salmo bellissimo di lode e di ringraziamento che esclama: “Una generazione narra all’altra le tue opere, Signore”.

Anche in questo tempo così difficile e preoccupante siamo chiamati a riconoscere la presenza del Signore e a trasmetterla ai nostri figli. Siamo chiamati ad assegnare a Dio una buona fama, a non presentarlo in modo sbagliato, ad evitare di parlare di Lui come di un carabiniere, un guastafeste, un tappabuchi, un prepotente, noioso e triste.

Il nostro Dio non è così. È il Dio che ci ha rivelato Gesù Cristo, un Dio infinitamente grande, dignitoso, simpatico. Un Dio interessante e accessibile.

Perché i nostri figli, nel diventare adulti, acquistino la libertà di decidere autonomamente della loro vita, hanno bisogno di incontrare, più che maestri, testimoni credibili e gioiosi che per primi hanno sperimentato la presenza del Signore e la forza che scaturisce dall’incontro con Lui. Credere non è semplicemente “sapere” alcune cose su Dio ma perseverare nel tentativo di stabilire un rapporto con Lui, di lasciare aperto il dialogo con Lui.

Educare i nostri figli alla fede significa farli diventare “ricchi” trasmettendo loro uno sguardo di fede sugli avvenimenti, sulle persone, sulle cose, sul mondo.

Rinunciare ad educare i nostri figli alla fede significa scegliere di impoverirli.

Malgrado le nostre storie, le nostre preoccupazioni, i tanti problemi che ogni giorno aumentano sempre di più, fermiamoci un momento e facciamo un atto di affidamento sincero a Gesù Cristo.

E proviamo a raccontare alla generazione che viene l’importanza e la bellezza di essere saldi nel Signore.

Don Roberto

 



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