Parrocchia e Oratorio San Giuseppe, Dalmine (BG)

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L’alfabeto della Parrocchia 3: R come RIFLETTERE

Il tempo natalizio ci lascia un’immagine efficace di cosa voglia dire “riflettere”: è il personaggio chiave del presepio, Maria, che come dice l’evangelista Luca serbava tutte queste cose meditandole nel suo cuore. Riflettere vuol dire meditare per custodire, come in uno scrigno, tutto quello che ci capita.

Il libro sapienziale del Siracide a questo proposito, contiene una grande osservazione: La scienza del saggio cresce come un fiume in piena e il suo consiglio è come sorgente di vita. La mente dello stupido invece è come un vaso frantumato, non può conservare quello che impara (Sir. 21).

Riflettere è un esercizio dell’uomo saggio. Ri-flettere significa ripetere la flessione, proprio come in palestra, cioè ritornare una seconda volta, una terza, una quarta…su ciò che capita. Ogni momento della vita può diventare una lezione a patto che ci “torniamo sopra, ci riflettiamo.

La persona riflessiva è saggia perché non rimane alla superficie, ma scava, con intelligenza, in profondità, leggendo tra le righe il senso profondo delle cose.

Riflettere vuol dire anche ponderare, senza giudizi affrettati, ma con la capacità di valutare il “peso” delle cose, per evitare di considerare importante ciò che non lo è e viceversa di considerare senza importanza ciò che invece conta.

Per imparare a riflettere c’è bisogno di stare in silenzio e di apprendere la buona abitudine di fare l’esame di coscienza. Se manca il silenzio e non sappiamo fare l’esame di coscienza finiamo per fare ciò che afferma il libro del Siracide: Le labbra degli stolti raccontano sciocchezze, ma le parole dei prudenti sono pesate sulla bilancia, cioè lo sciocco chiacchiera ripetendo quello che dicono gli altri, mentre il riflessivo “pesa” le sue parole e le condisce con la verità.

Chi è capace di riflettere è come se possedesse un ricco giacimento nella sua interiorità, un tesoro prezioso nella sua coscienza, da cui sa attingere giudizi sapienti.

La capacità di riflettere ci è indispensabile soprattutto quando dobbiamo prendere decisioni importanti, come afferma ancora il libro del Siracide: “Quando una travatura di legno di un edificio è solida, se viene un terremoto non cede; così, chi prende una decisione dopo aver riflettuto, nei momenti difficili non si scompone”.

In ogni caso potrebbe essere utile considerare il proverbio delle dodici P che dice: “Prima pensa, poi parla, perché parlare prima di pensare può portare parecchi problemi”.

Don Roberto

 



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