Parrocchia e Oratorio San Giuseppe, Dalmine (BG)

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L’alfabeto della Parrocchia 2: A come ADORARE

Io adoro questo cibo, questo vestito, questo posto, questa macchina…

Siano confusi tutti gli adoratori di statue e chi si gloria dei propri idoli, recita un salmo della bibbia. Adorare è il verbo che esprime tutta la nostra devozione e il nostro affetto a Colui che riconosciamo come unico Dio.

Se adoriamo le cose siamo idolatri.

I nostri genitori ci hanno insegnato la preghiera del mattino e della sera. Preghiere bellissime che non so se i nostri figli oggi conoscono.

Al mattino si inizia il nuovo giorno con questa preghiera: Ti adoro, mio Dio, e ti amo con tutto il cuore. Ti ringrazio di avermi creato, fatto cristiano e conservato in questa notte. Ti offro le azioni della giornata…  Alla sera si va a dormire con questa preghiera: Ti adoro, mio Dio, e ti amo con tutto il cuore. Ti ringrazio di avermi creato, fatto cristiano e conservato in questo giorno.  Perdonami il male, oggi commesso e, se qualche bene compiuto, accettalo. Custodiscimi nel riposo e liberami dai pericoli. La tua grazia sia sempre con me e con tutti i miei cari.

Adorare significa inginocchiarsi, come ha fatto Tommaso davanti a Cristo Risorto e proclamare: Mio Signore e mio Dio. Adorare è l’abbraccio della nostra piccolezza con l’infinita grandezza del Signore.

In chiesa siamo chiamati ad adorare il Signore presente nell’Eucarestia. Ogni giorno la piccola luce posta accanto al tabernacolo ci ricorda la presenza reale di Gesù nel pane eucaristico. Ci sono poi le giornate dedicate all’adorazione eucaristica.

Noi stiamo davanti al Signore come quando stiamo davanti al sole. Non è importante ciò che riusciamo a fare o ad esprimere. Sicuramente il sole ci cambia, ci abbronza, ci scalda. Sicuramente il Signore se stiamo davanti a Lui ci trasforma. Quando adoriamo il Signore Lui ci cambia. Senza adorazione, affermava Benedetto XVI non ci sarà la trasformazione del mondo. Adorare non è un lusso, ma una priorità.

La preghiera di san Tommaso mette bene in evidenza quanto sia importante e al tempo stesso difficile adorare l’Eucarestia: Adoro Te oh Dio nascosto, che ti celi sotto queste apparenze. A te tutto il mio cuore si abbandona… tutto viene meno: la vista il tatto, il gusto. Fammi credere sempre più in Te. È il dono della fede che sostiene la debolezza del nostro sentire.

Quando stiamo davanti al Signore, nel silenzio e nell’adorazione, succede sempre qualcosa. Succede che ci nutriamo, ci illuminiamo, ci convertiamo. Anche noi, con san Tommaso, prostriamoci davanti a Cristo Risorto per acclamare: mio Signore e mio Dio.

Don Roberto

 



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