Parrocchia e Oratorio San Giuseppe, Dalmine (BG)

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L’alfabeto della Parrocchia: Q come QUARESIMA

Quaranta sono i giorni di questo tempo forte che la chiesa ci esorta a vivere con coraggio e determinazione. Nella bibbia il numero 40 indica un tempo sufficientemente lungo offerto in vista di un cambiamento, in vista della conversione.

In uno dei prefazi della Quaresima la chiesa chiede al Signore di “donare ai suoi fedeli di prepararsi con gioia, purificati nello spirito, alla celebrazione della Pasqua, perché attingano ai misteri della redenzione la pienezza della vita nuova in Cristo”.

Nelle parole di questa preghiera troviamo alcuni spunti di riflessione importanti per il nostro percorso personale e comunitario.

Prima di tutto chiediamo al Signore di poterci preparare con gioia. La quaresima dunque non dev’essere interpretata come un tempo di tristezza e di musi lunghi. È un tempo di gioia perché richiama il desiderio di libertà. È la gioia del popolo d’Israele che lascia la schiavitù e volge verso la terra promessa. È la gioia di chi può spezzare le catene del peccato e prendere il volo verso la vita vera. È la gioia di chi vuole veramente fare un salto di qualità.

Si chiede quindi al Signore il dono della purificazione dello spirito. A noi che di solito trascuriamo la vita spirituale la quaresima è come un richiamo a riconoscere il valore di questa dimensione fondamentale della nostra vita. Parlare oggi di spiritualità è difficile: si ha l’impressione di fare un discorso controcorrente, un po’ fuori tempo. La nostra cultura ci sta educando progressivamente al materialismo e lo scorrere sempre più frenetico delle ore e delle giornate, rende difficile il reperimento di tempi di riflessione, di osservazione sul proprio vissuto, di approfondimento. Molti cristiani non si sentono più in sintonia con il Vangelo. Il Vangelo appare duro, inattuale, non più al passo con i tempi. Non solo non si riesce più a gustare la dolcezza del Vangelo, ma non se ne sente nemmeno più il bisogno. Si sta imponendo una forma grossolana di paganesimo: si vive come se Dio non esistesse e non lo si cerca più. Ecco perché abbiamo bisogno di essere purificati. Vogliamo, in questo tempo prezioso della quaresima, scoprire che la spiritualità cristiana è la vita secondo lo Spirito, è la cura della propria fede come orientamento verticale della vita quotidiana.

Si domanda inoltre al Signore di poter “attingere ai misteri della redenzione la pienezza della vita nuova in Cristo”. Attingere significa tirar su acqua da un pozzo, da una sorgente. I misteri della redenzione sono per noi il pozzo dal quale attingere e la quaresima è il tempo per attingere, è la palestra per compiere quotidiani esercizi spirituali per dissetarci e gustare la pienezza della vita. Buona quaresima dunque.

Don Roberto

 



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