Per 14 anni ho abitato la casa parrocchiale della parrocchia di San Giuseppe a Dalmine che si trova in Via Ozanam. Ogni volta che mi chiedono l’indirizzo devo fare lo spelling perché Ozanam non è un nome conosciuto. Anche recentemente mi è capitato di spiegare chi fosse questo benedetto Ozanam. Di fatto coloro che hanno scelto questo nome per la via della Casa Parrocchiale (tra l’altro è l’unica abitazione della via) hanno fatto una scelta profetica.
Chi è Federico Ozanam?
È un Beato che ha vissuto solamente 40 anni dal 1813 al 1853 e che manifesta una modernità singolare. È stato un uomo di grande cultura e di grande umanità; si prodigò per diffondere la verità della fede e lo fece soprattutto con la testimonianza della carità verso i poveri. Fu consapevole che il primo luogo della testimonianza era la propria famiglia, la moglie e la figlia.
In sintesi ci sono quattro aspetti interessanti di Ozanam.
La sua fede di rafforzò vedendo pregare Ampére, il padre dell’elettromagnetismo. Così lui stesso racconta: “Un giorno, triste e sopraffatto dai miei problemi, sono entrato nella Chiesa di Santo Stefano per cercare un po’ di conforto. La chiesa, quasi vuota, era in silenzio. Davanti all’altare c’era un uomo umilmente inginocchiato, immerso nella preghiera del Rosario. Avvicinandomi mi sono reso conto che si trattava di Ampére. Dopo aver contemplato un attimo quella scena mi sono ritirato, profondamente commosso e più vicino a Dio”.
Ozanam è il fondatore della Società di San Vincenzo. Un giorno sentì questa frase che lo colpì così tanto che avviò la conferenza di San Vincenzo per stare sempre più vicino ai poveri bisognosi di pane ma soprattutto di umanità: “Una volta il cristianesimo faceva meraviglie, ma oggi è morto. Ti vanti di essere cattolico, cosa stai facendo? Dove sono le opere che dimostrano la tua fede e chi può farci rispettare e ammetterlo?”.
Ozanam fu il precursore della Democrazia Cristiana e anticipatore dell’Enciclica “Rerum Novarum” di Leone XIII. Diceva: “Ho creduto e credo ancora alla possibilità di una democrazia cristiana, anzi non credo in niente altro in materia di politica“. Con molta chiarezza espresse il suo pensiero in difesa degli operai e del proletariato urbano. Per questo fu considerato come uno degli iniziatori del pensiero sociale della Chiesa.
Infine Ozanam fu un professore e un padre. Si laureò in Legge e Lettere, insegnò alla Sorbona, fu accademico della Crusca di Firenze. Nel 1841 si sposò ed ebbe una figlia.
La sua vita fu breve; morì a soli 40 anni, a Marsiglia, l’8 settembre 1853 ritornando dall’Italia, dove aveva invano cercato sollievo ai suoi mali. Tuttavia, malgrado le sue condizioni precarie di salute, si sacrificò, impegnandosi fino all’estremo soprattutto nell’insegnamento universitario.
La vita del Beato Federico Ozanam è un invito a vedere in ogni persona il volto di Cristo ferito e ad agire per liberare gli uomini dalla miseria.
Onorato di vivere in Via Ozanam.
Don Roberto
Pubblicato il 27 Giugno 2025
in
Storie di fede e Riflessioni
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