Parrocchia e Oratorio San Giuseppe, Dalmine (BG)

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Credo in Gesù e desidero incontrarlo

Nel mese di novembre stiamo svolgendo con le famiglie il tema catechistico “Credo on Gesù Cristo”. Gli obiettivi catechistici sono fondamentalmente due: conoscere Gesù come colui che risponde con obbedienza e fedeltà al progetto del Padre e scoprire come l’incontro personale con Gesù nella mia vita mi fa essere più uomo.

In queste lunghe giornate, nelle quali la mia agenda si è nuovamente svuotata di incombenze, mi sono letteralmente divorato due libri che mi hanno davvero aiutato a rimettermi davanti a Gesù Cristo.

Il primo volume è intitolato “Il cristianesimo non esiste ancora” di D. Collin. La sua tesi di fondo si riferisce al pensiero provocante del filosofo e teologo Kierkegaard, secondo il quale nella storia sarebbe esistito solo un cristianesimo senza Vangelo, una specie di simulacro, inventato dai cristiani stessi per “non dover conformare la loro vita alla parola di Cristo”. Ci sarebbe dunque un cristianesimo di appartenenza, ma non un cristianesimo di esperienza.

La pastorale della chiesa, afferma Collins, non dovrebbe tanto preoccuparsi di far entrare nel cristianesimo chi non è cristiano, quanto piuttosto di usare le nostre energie perché chi si professa cristiano inventi, a partire dal Vangelo, una maniera per essere più uomo. Quando esisterà il cristianesimo? Quando i cristiani diventeranno trasparenza dell’incontro con Gesù.

Il secondo volume è intitolato “Pastorale 4.0” scritto dal teologo Armando Matteo, il quale già in precedenti suoi saggi, continua a martella sulla necessità di cambiare la pastorale della chiesa, sull’onda del messaggio di papa Francesco. L’autore parte da un assioma attribuito a Einstein: “Non possiamo pretendere che le cose cambino, se continuiamo a fare le stesse cose”. Gli esiti della pastorale della chiesa continuano ad essere fallimentari se pensiamo alla sua scarsa capacità di generare nuovi discepoli di Cristo. La causa principale di questo fallimento, secondo l’autore, è l’eclissi dell’adulto. Dopo una lunga analisi Armando Matteo esorta a considerare la prospettiva per costruire la chiesa del futuro: la leva di Archimede per un cambiamento di mentalità e di comportamento dei cristiani è di incrociare Gesù Cristo. Questo è l’incontro che permette all’uomo di diventare cristiano e perciò adulto.

Potremmo riassumere questi pensieri con le parole di papa Francesco che nell’Esortazione apostolica “Christus vivit” afferma: «Se per molti giovani Dio, la religione e la Chiesa appaiono parole vuote, essi sono sensibili alla figura di Gesù, quando viene presentata in modo attraente ed efficace. Per questo bisogna che la Chiesa non sia troppo concentrata su sé stessa, ma che rifletta soprattutto Gesù Cristo».

Riflettere Gesù Cristo! Non solo meditare su di Lui e sul Vangelo.

Riflettere nel senso di lasciarlo trasparire dall’umanità della nostra esistenza.

Don Roberto



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