È iniziato l’allestimento del cantiere per il restauro della Chiesa la cui durata è prevista per circa sette mesi. Per far fronte a questa spesa la Parrocchia ha potuto ottenere un finanziamento di 250.000 Euro dal BIM con l’impegno di restituirlo in sette anni, ha aperto un mutuo presso la Banca (oltre a quello già in essere per i lavori svolti all’Oratorio per l’Arca) ed ha iniziato a raccogliere donazioni liberali dai fedeli.
L’intervento non è stata una decisione facoltativa, ma è stato imposto dalla situazione di pesante criticità del tetto della Chiesa che presenta un grave pericolo per l’uso della Chiesa stessa. Non c’è stato perciò molto spazio per tanti ragionamenti. Il Consiglio per gli Affari Economici della Parrocchia si è confrontato più volte, nei mesi scorsi, sulla necessità di intervenire e benché siamo consapevoli che il tempo che stiamo vivendo non è economicamente molto favorevole per tante famiglie, siamo fiduciosi della sostenibilità del progetto.
La consacrazione della Chiesa parrocchiale il 19 marzo 1931
L’elemento che più ci incoraggia è la compartecipazione che i fedeli vorranno manifestare per contribuire con le proprie offerte. Mai come in queste occasioni è vero il modo di dire: “sono le singole gocce che formano il mare”. La nostra Chiesa è stata voluta e costruita dalla “Dalmine” nel 1930. Oggi non è più possibile ottenere un unico finanziamento per coprire l’intera spesa. Anziché il molto di pochi oggi è possibile solo il poco di molti.
Già in questi giorni diverse persone hanno manifestato il desiderio di contribuire. Non è l’entità delle offerte che conta, perché ovviamente ognuno dona quello che può, ma la conferma di esserci, la manifestazione di un affetto di più persone per la Casa di tutti a testimoniare la cooperazione per un impegno così gravoso che non dovrebbe lasciare indifferente nessun fedele. D’altronde la Chiesa non appartiene a qualcuno soltanto, ma è di tutti coloro che riconoscono concretamente la necessità di un luogo sicuro, bello e accogliente per la preghiera e le celebrazioni.
Ogni domenica, in un apposito spazio di questo foglio settimanale degli avvisi, sarà aggiornato l’offertometro per informare sommariamente a che punto è di volta in volta la raccolta fondi. La speranza è che anche questo aggiornamento possa incoraggiare sempre più persone a versare la propria goccia.
Nei prossimi mesi saranno suggerite iniziative mirate per tenere sveglia questa consapevolezza. Ne voglio sottolineare una: siccome le beole del tetto saranno interamente sostituite quelle attuali sono destinate alla discarica. La proposta è di poterne, per chi lo desidera, tenerne una a casa come ricordo storico con un’offerta libera. Più avanti la proposta sarà formulata nei dettagli. Intanto grazie di cuore.
Don Roberto
Pubblicato il 28 Maggio 2022
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Luoghi di culto, Storie di fede e Riflessioni
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