Parrocchia e Oratorio San Giuseppe, Dalmine (BG)

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L’alfabeto della Parrocchia: Z come ZIZZANIA

Gesù raccontò la parabola della zizzania per affermare come spesso la crescita del buon seme è disturbata dalla presenza di forze negative.

La zizzania è una pianta molto simile al frumento e si confonde con esso. È una pianta cattiva che nuoce al frumento e danneggia la coltivazione. È comunemente definita una “erbaccia”, una pianta non solo inutile ma che guasta e rovina. L’intenzione di Gesù è di confortare i suoi discepoli assicurandoli che non è sradicando al zizzania che si risolve il problema, ma avendo pazienza, fino alla mietitura, si riuscirà a separare il grano buono dalla zizzania.

Quello del Signore è l’atteggiamento giusto e misericordioso che vuole dare a tutti i peccatori il tempo e la possibilità di ravvedersi e di cambiare.

Apportare una giustizia istantanea non è nello stile del Signore e non deve nemmeno essere nel nostro modo di pensare e di agire.

La presenza della zizzania nel mondo resta un mistero: come mai c’è il male? Come mai ci sono persone che seminano zizzania? Come mai ci sono uomini e donne che creano ostilità?

Se il male ci spaventa, ci inorridisce e ci scoraggia, il Signore ci chiede di convivere in questa situazione e ci esorta ad avere il cuore colmo di generosità, di dedizione e di responsabilità per essere come Gesù, seminatore instancabile di buon grano, di misericordia senza confini.

Mi pare che questo pensiero possa essere un buon augurio per la Santa Pasqua. Noi siamo circondati dalla forza del Maligno, principe e artefice di ogni male, eppure siamo chiamati ad avere fiducia nella mietitura che farà risplendere il grano buono che c’è in noi.

C’è sempre qualcuno intorno a noi che semina zizzania, che semina discordia e vuole dividere disturbando la crescita della comunione. Non importa, il Signore ci chiede di attendere, di non voler sradicare nessuna erba cattiva. Ci chiede di avere pazienza, di non lasciarci influenzare dalle forze del male, di non lasciarci abbattere. Importante è saper distinguere il grano dalla zizzania: molte persone sembra che seminino grano, in realtà per immaturità, per atteggiamenti infantili, per invidia o per frustrazione, seminano l’erba cattiva della zizzania.

La Pasqua è proprio la conferma che Colui che apparentemente è sconfitto in realtà vince.

Nell’attesa della mietitura, afferma sant’Agostino, i buoni sopportino i cattivi, i cattivi cerchino di cambiarsi e di imitare i buoni. Cerchiamo tutti, possibilmente, di appartenere a Dio. Cerchiamo tutti di fuggire, per la sua misericordia, la malizia di questo mondo. Cerchiamo giorni felici! Buona pasqua!

 Don Roberto

 



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