Parrocchia e Oratorio San Giuseppe, Dalmine (BG)

il sito web della comunità parrocchiale San Giuseppe di Dalmine

L’alfabeto della Parrocchia: I come INFORMAZIONE

Non lo sapevo che c’era quell’incontro. Non sapevo che si era organizzato quell’evento. Nessuno più ci crede a queste considerazioni. Nessuno più crede che la non partecipazione possa oggi dipendere dalla disinformazione. Altre evidentemente sono le cause: la non voglia, il disinteresse, la sottovalutazione…

L’informazione nella vita di una parrocchia occupa un grande spazio e molti sono gli strumenti con cui ci si è attrezzati per fare in modo che i fedeli conoscano, almeno, le iniziative e gli appuntamenti.

L’obiettivo dell’informazione è la formazione. Si fanno conoscere le cose affinché, favorita la partecipazione, si possa insieme assumere la forma della vita secondo Gesù, che si può riassumere in due parole: la figliolanza e la fraternità.

Volantini, foglio degli avvisi domenicali, poster, bollettino, sito internet, facebook, gruppi whatsapp, e chi più ne ha più ne metta per comunicare calendari di celebrazioni, di iniziative, di proposte… ma anche per comunicare riflessioni, testimonianze, pagine di spiritualità e commenti di vario tipo.

Le reazioni dei parrocchiani sono diverse. C’è chi cestina tutto come facciamo con i messaggi spam, messaggi pubblicitari non richiesti e perciò non considerati come interessanti e utili, messaggi spazzatura, appunto.

Capita spesso nelle nostre comunità ciò che papa dice: “Stranamente, non abbiamo mai avuto più informazioni di adesso, ma continuiamo a non sapere che cosa succede”.

C’è chi legge ma non memorizza perché sono così tanti i messaggi che arrivano da tutte le parti che non si riesce a stare dietro a tutto.

C’è chi legge come appuntamento fisso, come si legge il quotidiano, e trattiene ciò che gli sta più a cuore. Insomma la parrocchia produce informazioni e poi liberamente ciascuno ne fa l’uso che più gli garba. La parrocchia informa perché questo fa parte dello stile del servizio e i fedeli si lasciano servire a partire dai loro bisogni e dai loro desideri.

Tuttavia ritengo che, nell’ambito parrocchiale, l’essere informati non sia solo un diritto, ma anche un dovere. Cioè penso che, dando per scontato, anche se so che scontato non lo è, il senso di appartenenza alla comunità, ogni battezzato debba sapere cosa avviene in parrocchia.

In questo senso sarebbe già indice di appartenenza condividere le informazioni. Poi la partecipazione è un altro paio di maniche.

Teniamo anche presente che gli strumenti preposti in parrocchia per questo servizio non hanno solo la mira della propaganda, ma soprattutto l’obiettivo della formazione per una vita cristiana sempre più comunitaria.

Le informazioni non vanno solo ricevute, ma anche chieste: Totò in uno dei suoi film si rivolgeva al vigile con questa domanda: “… noi vorremmo sapere … per andare dove dobbiamo andare … per dove dobbiamo andare?”.

Sapere dove andare.

Anche solo per questo vale la pena di essere informati.

Don Roberto



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