Parrocchia e Oratorio San Giuseppe, Dalmine (BG)

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Il Viaggio in Puglia dei Giovani O.S.G.

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Ed eccoci pronti per partire, è mezzanotte e tutto va bene, ognuno con il suo bagaglio per questo nuovo viaggio. Chi, come di consueto, si addormenta comodamente sui pulmini, chi cerca di stare sveglio per fare compagnia ai fantastici che hanno guidato per condurci al Sud. Ai nostri autisti un grande grande grandissimo ringraziamento.
Arriviamo in tempo per goderci l’alba a Fortino Napoleonico, vicino ad Ancona, e poi, non curanti della spiaggia di sassi poco confortevole, tutti e 23 ci concediamo un rigenerante sonno. Ben dormiti e ben mangiati ricominciamo il percorso arrivando nel tardo pomeriggio alla nostra casa a Bisceglie.
Struttura molto accogliente, sacerdoti disponibili, grandi spazi. Ci siamo un po’ spaventati, soprattutto noi femmine, quando abbiamo realizzato che in una cella da monaco avremmo dovuto vivere in tre, ma siamo sopravvissute fiere di noi stesse!
Il primo gelato della vacanza lo abbiamo mangiato proprio a Bisceglie quella sera, per ambientarci.
Martedì 4, il primo giorno intero di mare. Con sabbia. E scogli. Che ci hanno permesso di fare gli avventurieri, di tagliuzzarci piedi e ginocchia e di andare alla ricerca di patelle, che la sera abbiamo cucinato e gustato ben volentieri come molluschi del nostro lavoro. Dopo cena abbiamo visitato la bella Trani, con il suo piccolo porto, la cattedrale e una vista suggestiva.
Ovviamente non poteva mancare la visita ad Alberobello, che rende onore all’associazione Puglia = trulli. Un bagno al giorno leva la tensione di torno e così ci siamo tuffati, per poi finire la giornata a Polignano a mare, da cui abbiamo ammirato un profilo sul mare da incanto e da cui abbiamo iniziato la nostra degustazione dei sapori della Puglia.
Giovedì 6, giornata di mare, per partire nel primo pomeriggio per la visita a Bari; come tutte le città che abbiamo attraversato si popola di giovani e non, che rendono il centro ospitale e forse a noi anche un po’ estraneo.
Su cosa fare venerdì ci sono state discussioni, ma alla fine partiamo per Otranto arrivando a destinazione a mezzogiorno. Il fuoco di quelle ore ha messo a rischio la salute di molte, ma la piccola città meritava una visita. Il bagno e un’occasionale partita a calcio sulla spiaggia – ovviamente vinta dalla squadra capitanata da Don Roberto – hanno preceduto la visita di Lecce, la capitale del barocco. Ci siamo imbattuti in un mercatino in cui abbiamo trovato un azzeccato regalo per il nostro compagno di viaggio Roberto, che proprio il giorno prima ha compiuto gli anni.
Tornati da Lecce la compieta, sempre con la voce strascicata. Anche se poi sul terrazzino, con una bottiglia di birra, era facile riprendesse vigore.
Sabato ci riposiamo al mare aspettando la sera l’intrigante visita a Castel del Monte, un castello a pianta ottagonale del XIII secolo, costruito da Federico II di Svevia, ma di cui non si sa l’utilizzo. Ed è proprio questa la cosa più affascinante: un meraviglioso castello costruito per bellezza, per fantasia, non per difendersi da guerre o da utilizzare come dimora reale. La giornata non è ancora finita, Andria precede i nostri sonni.
Domenica partiamo per assistere alla messa a San Giovanni Rotondo, casa di Padre Pio, in quella immensa chiesa che dall’altare lancia archi che arrivano fino agli ultimi.
Mare con meduse e la sera la dedichiamo alla condivisione: in primis a proposito del libro di don Tonino Bello “La bisaccia del pellegrino” che don Roberto ci ha regalato la prima sera di vacanza, e poi un momento di pensieri sui giorni appena trascorsi.
Ci godiamo il mare, quando martedì inizia a piovere. E non contenti della sventurata acqua, ci addentriamo in un prato di ulivi dove rompiamo la frizione di un pulmino. Il problema si fa serio quando realizziamo che non ci possiamo muovere se non abbiamo quella vettura, ma per quella sera siamo salvi: il meccanico ci presta la sua panda. Arriviamo a Matera e una guida ci fa gustare ancora meglio lo spettacolare presepio di questa città. I sassi in cui ancor oggi si vive, la storia che porta la città da “vergogna d’Italia” a capitale della cultura. Tornati a casa è ora di festeggiare Davide che compie gli anni. Torta, patatine, spumante, ma il bello sono i giochi! Indovinare cosa ci passa per la testa, imitare un camionista, fare un nodo con un capello e quanti baci..
Il giorno dopo la nostra visita alla famiglia di Daniela a Peschici deve essere rimandata ad un altro anno, poiché il pulmino ancora non è riparato. Rimaniamo quindi al mare, anche perché dell’acqua limpida della Puglia non ci stanchiamo. La sera visitiamo Molfetta che con i suoi vicoli caratteristici ci affascina.
Il giorno prima del lungo viaggio di ritorno ci dedichiamo al riposo. Scegliamo la spiaggia di sabbia con meduse per stare tutta la giornata. Prima della pizza sulla spiaggia decidiamo di concludere la vacanza con la messa e un bel momento di riflessione sui giorni appena vissuti insieme: i nuovi posti, le bellezze naturali, i compagni di avventura, la convivenza, le difficoltà personali, le gioie.
Tornati a casa ci aspetta la valigia e la stanza da sistemare, a meno che non lo si voglia fare al mattino!
Decidiamo di fermarci un paio di ore per visitare Assisi, che rimanere un piccolo pezzo di cielo tra la terra e gli ulivi. Atterrati alle ore 00.30.
Un grazie di cuore a tutti i giovani in viaggio, e ancora più grazie a don Roberto e Grazia, senza i quali nulla sarebbe possibile!
Arrivederci, al prossimo viaggio 🙂



in L'attività del Gruppo Giovani, Proposte per i giovani