Parrocchia e Oratorio San Giuseppe, Dalmine (BG)

il sito web della comunità parrocchiale San Giuseppe di Dalmine

Pubblicato il
27 Gennaio 2024
in Storie di fede e Riflessioni

La luce e le palpebre

Per farmi aiutare in un incontro sul tema della luce ero alla ricerca di un dipinto che esprimesse la forza della luce mi sono imbattuto in un quadro che non conoscevo di William Turner che si trova in Inghilterra presso la galleria Tate Britain. Il dipinto è intitolato “Regolo”. Sembra un quadro astratto, una tela nella quale c’è solo la luce, una luce abbagliante che ferisce gli occhi di chi la guarda. Mi ha incuriosito il titolo “Regolo” e dopo una piccola ricerca scopro che si tratta di Attilio Regolo che è una delle figure che appartiene alla leggenda della storia in particolare alla fondazione di Roma. Fu il comandante dell’esercito romano durante la prima Guerra Punica, nel 250 circa A.C.

La leggenda di Regolo narra che il giovane fu fatto prigioniero a Cartagine e un giorno fu mandato a Roma con il compito di convincere i romani ad arrendersi. Invece Regolo giunto a Roma pronunciò un discorso nel quale esortava i romani a continuare la guerra perché conosceva la precarietà dei cartaginesi. Ciò che è più importante è che poi Regolo torna a Cartagine e per rispetto al nemico si consegna ai cartaginesi raccontando del suo discorso al senato romano.

A questo punto inizia il racconto dell’atroce morte di Regolo inflitta dai cartaginesi. Prima di tutto ad Attilio Regolo furono recise le palpebre affinché gli fosse impedito di chiudere gli occhi.

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Pubblicato il
19 Gennaio 2024
in Storie di fede e Riflessioni

Il Verbo come un’aquila che salva

In occasione della domenica della Parola, celebrata oggi dalla Chiesa, ritorno sul tema dell’ambone, l’arredo sacro dal quale si proclama la Parola di Dio. Mi è capitato lo scorso anno di visitare Gaeta, una splendida cittadina tra Napoli e Roma. Entrando nel Duomo i miei occhi sono subito stati attratti dall’ambone del tredicesimo secolo. Attualmente è solo un frammento di una scultura ben più grande. Raffigura, partendo dall’alto un’aquila impegnata nell’atto di liberare un uomo anziano e barbuto avvinghiato da un serpente e che poggia i piedi su un leone che a sua volta stringe un agnello.

Cosa può mai significare questa scultura? L’iconografia medievale rimanda alla simbologia del peccatore liberato dalla Parola.

L’aquila è un simbolo importantissimo, non solo nel cristianesimo, ma per molti popoli e culture. Fin dai romani si pensava che essa era l’unico animale a cui spetta il privilegio di volare verso il cielo e di trasportare le anime dei morti presso gli dei.

Dopo la conversione al cristianesimo dell’imperatore Costantino l’aquila divenne l’emblema dell’impero a rappresentare il trionfo del cristianesimo sul paganesimo.

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Pubblicato il
13 Gennaio 2024
in Storie di fede e Riflessioni

Rane e salamandre

Nel meraviglioso Duomo di Vienna, dedicato a santo Stefano, sono molte le cose che mi hanno colpito. Una su tutte in particolare: il bellissimo pulpito gotico nel cuore della navata centrale. È stato realizzato dall’artista boemo Anton Pilgram nel 1515 circa.

Il pulpito è ricavato da un unico blocco di marmo, ci spiega la guida Lena, ed è finemente scolpito nei suoi particolari. Il vertice corrisponde all’ambone, luogo sacro in cui viene proclamata la Parola. Sotto l’ambone ci sono quattro statue che corrispondono ai Padri della Chiesa, i cui commenti alla Parola sono ancora ancora vivi ed attuali. Sotto ancora, un po’ nascosta, la statua dello scultore Pilgram che sta uscendo da una finestrella. La bellezza di questo pulpito sta nel suo valore simbolico.

Il particolare che più mi ha colpito sono le piccole rappresentazioni poste sullo scorri mano della scala per salire all’ambone: si tratta di piccole rane e salamandre che costituiscono una vera e propria processione verso l’alto. Nella simbologia medievale le rane e le salamandre rivelano il carattere dei fedeli cristiani. Le salamandre sono animali di fuoco, ricercano il calore, la luce, l’aria pura. Le rane sono animali che vivono nel fango e nell’umidità. Le salamandre sono anfibi capaci di vivere, morire e di rigenerarsi anche tra le fiamme. Al contrario le rane e i rospi assumono un valore fortemente negativo perché abitavano le tenebre, erano considerati pericolosi e richiamavano la forza malefica del diavolo.

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Pubblicato il
6 Gennaio 2024
in Storie di fede e Riflessioni

Il campo invernale degli adolescenti a Vienna

La proposta di vivere alcuni giorni, tra il Natale e il Capodanno, con gli adolescenti ha riscosso un buon successo. Così con gli educatori si è deciso di visitare una città europea e la scelta è caduta sulla capitale austriaca. La prima tappa del viaggio è stata Innsbruck per una rapida visita in occasione del pranzo.

Poi due giorni per lasciarci meravigliare da una delle città più eleganti dell’Europa. La proposta formativa ha previsto alcune attività legate ai verbi natalizi: meravigliarsi e desiderare. Guidati dall’atteggiamento dei pastori e dei Magi ci siamo confrontati sulle occasioni che la vita ci offre per lasciare che i nostri occhi si riempiano della bellezza di ciò che visitiamo è soprattutto sulla bellezza delle persone che incontriamo, dei compagni di viaggio in particolare.

Essere a Vienna ti dà l’impressione di stare in una fiaba: i palazzi barocchi, le strade e i parchi imperiali, la corte e la principessa Sissi, i grandi musicisti che ci hanno vissuto, Mozart, Beethoven, Strauss, la psicanalisi di Freud, la nostalgia del tempo passato e la sorprendente armonia tra la tradizione e la modernità.

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Pubblicato il
5 Gennaio 2024
in Primo piano, Proposte per gli adolescenti

Campo invernale 2023 adolescenti a Vienna

Tra il 27 e il 30 dicembre gli adolescenti del nostro oratorio hanno affrontato un viaggio a Vienna.

Nella splendida capitale austriaca, in un clima di entusiasmo e allegria, hanno riempito i loro occhi di meraviglia passeggiando per le strade e visitando la residenza estiva della famiglia Asburgo: la Schönbrunn.

L’ultimo giorno sul viaggio di ritorno hanno effettuato un commuovente tappa al campo di Mauthausen.

Per quanto breve questa esperienza ha saputo rivelarsi molto ricca di emozioni e di esperienze che per sempre faranno parte del loro bagaglio.

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Pubblicato il
30 Dicembre 2023
in Storie di fede e Riflessioni

Praticanti non credenti

Alcune settimane fa ho condiviso una riflessione intitolata: “credenti non praticanti” e mettevo in evidenza come anche chi non partecipa assiduamente all’Eucarestia domenicale possa essere considerato “fedele” nella misura in cui sente comunque la necessità di cercare il Signore nella sua vita e di appartenere alla famiglia dei discepoli di Gesù.

Ma i termini di quel titolo possono essere benissimo cambiati e potremmo svolgere una riflessione sui “praticanti non credenti”. Esiste cioè la sventurata possibilità di persone che mantengono certe assiduità senza essere uomini o donne di fede.

Penso in particolare ad alcune situazioni.

Penso a chi decide di essere ammesso ad un sacramento senza esserne convinto e si presenta con una specie di motivazione folkloristica. Quanti genitori chiedono il Battesimo o l’Eucarestia per i loro figli ma non credono davvero all’azione dello Spirito Santo nella vita propria e nella vita dei figli. Tanto è vero che dopo il Battesimo non si vedono più.

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Pubblicato il
23 Dicembre 2023
in Storie di fede e Riflessioni

Dio vede e provvede

La catechesi di avvento di quest’anno ci ha condotti a contemplare la facciata della natività della Sagrada famiglia di Barcellona.

La facciata è suddivisa in tre portali secondo uno schema “teologico” che il genio-santo di Antoni Gaudì ha voluto imprimere nella pietra.

Il primo portale, quello centrale è il “Portale della carità” ed ha come protagonista Gesù con il racconto dell’Incarnazione del Verbo. Il secondo è il “Portale della speranza” e San Giuseppe è l’icona della speranza. Il terzo è il “Portale della fede” e Maria è la figura per eccellenza della fede. Le tre virtù teologali vengono così abbinate alle tre persone della Sacra Famiglia.

Gli incontri si sono conclusi con una piccola gemma incastonata nel portale della Fede dedicato a Maria Santissima.

Gaudí riassume tutto il significato della fede in questa immagine: una mano al cui interno è presente un occhio. È il modo classico con cui si traduce l’essenza di Dio Provvidenza. Egli è colui che vede e provvede. Che cosa è la fede? Sembra rispondere Gaudí: la fede è cercare di fare quotidianamente l’esperienza di potersi fidare della Provvidenza di Dio.

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Pubblicato il
16 Dicembre 2023
in Storie di fede e Riflessioni

L’adorazione notturna dell’Avvento

Abbiamo perso la forza delle proposte. Questo ho pensato quando con gli animatori abbiamo proposto l’adorazione notturna agli adolescenti. Chissà chi verrà? Come faranno i ragazzi a rinunciare ad avere una motivazione più forte della febbre del sabato sera? Invece ci ha spiazzato la risposta: venti adolescenti e una decina di animatori hanno vissuto questa esperienza ed io mi sono ricreduto.

Nella preparazione dell’Avvento si cerca di tener sempre presenti le dimensioni principali di questo tempo forte: la preghiera, l’ascolto di una testimonianza e la solidarietà per i più bisognosi.

Verso le 22.30 ci siamo ritrovati in Oratorio e dopo un primo momento ludico abbiamo offerto alcune indicazioni pratiche su come vivere la notte. A ciascuno è stato chiesto di inserirsi in un turno, da mezzanotte alle otto. Ogni turno si è potuto avvalere della guida di un educatore.

Per il resto della notte l’indicazione era di dormire nelle aule di catechismo, cosa che a detta dei ragazzi in pochi sono riusciti a fare o per il freddo o per chi russava.

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