Parrocchia e Oratorio San Giuseppe, Dalmine (BG)

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Le parole della Pasqua: Con noi per sempre

Il tempo di Pasqua è il tempo dei Sacramenti. Prima di separarsi dai suoi discepoli Gesù ha voluto rispondere a questa domanda: «Come posso congedarmi da voi senza abbandonarvi mai? Gesù si congeda dai discepoli e li rassicura con la promessa di non abbandonarli mai, di essere sempre in mezzo a loro. Il modo di mantenere questa promessa è l’istituzione dei Sacramenti. Ci sono sette momenti esistenziali nella vita che accomunano tutti gli uomini e tutte le donne: La nascita, la  crescita, il nutrirsi, il peccato, l’ammalarsi, il servizio alla comunità e l’amore.

Ora Gesù collega per ogni evento della vita un segno sacramentale: il Battesimo alla nascita, la Cresima nella crescita, l’eucarestia per il nutrirsi, la Riconciliazione per il peccato, l’unzione nella malattia, l’Ordine per il servizio alla comunità e il Matrimonio per l’amore.

Nei sacramenti Cristo agisce e la Chiesa accoglie la sua iniziativa. Così Gesù ha promesso di essere sempre con noi. La Chiesa non dispone dei sacramenti a suo piacimento: li riceve  e li custodisce fedelmente, li celebra nella fede in obbedienza al comando del Maestro

L’autore dei Sacramenti è il Signore Gesù, che li ha istituiti una volta per sempre e ogni volta agisce in essi per comunicare lo Spirito e la vita nuova.

I discepoli di Gesù hanno perciò la consapevolezza che ogni celebrazione è un incontro speciale con il Signore, come afferma san Tommaso: “Non per via di specchi, né per mezzo di enigmi, ma faccia a faccia ti sei mostrato a me, o Cristo, e io nei tuoi sacramenti trovo te”.

Nel catechismo della Chiesa cattolica troviamo una definizione sintetica e molto profonda: i Sacramenti sono segni visibili che aiutano il discepolo a comprendere realtà invisibili. Sempre nel catechismo si afferma che nei Sacramenti sono contemporaneamente presenti due dimensioni, una oggettiva e una soggettiva. L’efficacia oggettiva dei Sacramenti è garantita dal fatto che è Gesù Cristo che celebra: è lui che battezza, riconcilia, consacra e benedice. I sacramenti sono efficaci  in quanto azioni di Cristo e, quando sono posti validamente, sempre conferiscono “la grazia che significano”.

Tuttavia i sacramenti rimangono senza frutti, se chi li riceve non ha le dovute disposizioni o  pone ostacolo alla grazia e non coopera con essa. Ed è il secondo aspetto, quello della cooperazione personale, la dimensione soggettiva. La salvezza viene dal gesto sacramentale di Cristo, accolto con fede e vissuto nella carità. “La consacrazione – conclude il catechismo – rende oggettivamente presente il Signore e la sua salvezza. La fede è la condizione indispensabile per accedere ai sacramenti”.

Celebriamo dunque i sacramenti nel tempo di Pasqua con la fiducia nell’azione del Risorto e con la gioia della sua presenza in mezzo a noi.

Don Roberto

 



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