Parrocchia e Oratorio San Giuseppe, Dalmine (BG)

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Guardate, fratelli!

Ogni volta che visito un presepio mi torna nel cuore questa esortazione di San Francesco: Guardate, fratelli, l’umiltà di Dio!

Impressiona come, anche oggi, nei conventi francescani il tempo del Natale sia sottolineato con l’esposizione in ogni luogo di piccoli e grandi presepi.

Anche il suo fedele seguace sant’Antonio di Padova aveva una devozione sconfinata per l’Incarnazione del Signore e per la contemplazione di Gesù “povero e umile”, figlio della “Vergine poverella”. Così il Santo Dottore evangelico ci esorta a guardare al presepio, ascoltando l’annuncio degli angeli ai pastori: «C’erano in quella regione alcuni pastori che vegliavano di notte e custodivano il loro gregge…E l’angelo disse ai pastori: Ecco, io vi annunzio una grande gioia, perché oggi vi è nato il Salvatore…».

Dice Sant’Antonio di Padova: “Qui, davanti al presepio, dobbiamo osservare due cose: l’umiltà e la povertà. Che cosa significa dire: «Troverete un bambino», se non che troverete la sapienza che balbetta, la potenza resa debole, la maestà abbassata, l’immenso fatto bambino, il ricco fattosi poverello, il re degli angeli che giace in una stalla, il cibo degli angeli divenuto quasi fieno per gli animali, colui che da nulla può essere contenuto, adagiato in una stretta mangiatoia?”

Una sera ero a cena in una famiglia che aveva (in modo originale!?) disposto un presepio preconfezionato sopra la televisione. Con uno sguardo unico si poteva guardare la culla di Betlemme e le immagini convulse della tele. Due spettacoli esattamente opposti, come la luce ed il buio.

Vedendo la televisione dovremmo dire: guardate, fratelli la prepotenza di quel presidente, guardate l’ambizione di quel politico, guardate la presunzione di quell’attore, guardate l’arroganza di quel giornalista, guardate lo sfarzo di quell’imprenditore, guardate la superbia di quel … e avanti! Il presepio è una grande lezione di vita: ci dice molto dello stile di Dio e ci dice molto di quanto anche noi nella nostra vita, in qualche modo, prendiamo posizione.

Ci auguriamo che in ogni nostra casa si sia realizzato il presepio, magari in casa, magari oscurando la luce ingannevole dei nostri schermi. Che magari lo si abbia costruito con i nostri figli per rendere vero il versetto di Isaia: Il padre farà conoscere ai figli la fedeltà del tuo amore.

Nella nostra chiesa è stato realizzato, per l’ennesima volta, un presepio straordinariamente bello. Ci vengono raccontate le scene dell’Incarnazione di Gesù, i misteri gaudiosi della nostra salvezza: l’Annunciazione dell’Angelo a Maria, la visita di Maria alla cugina Elisabetta, il censimento, la Nascita di Gesù a Betlemme, la fuga in Egitto e il ritrovamento di Gesù al Tempio.

Grazie di cuore ai papà che con molta passione e maestria, hanno dedicato molte sere, da ottobre, per realizzare questo capolavoro. Grazie perché ci danno la possibilità di imparare lo stile di Dio. Portiamo i bambini a vederlo, ma noi grandi, se possiamo, stiamo davanti al presepio raccolti in preghiera.

Visitando il presepio guardate fratelli, l’umiltà di Dio!

Don Roberto

 



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