Parrocchia e Oratorio San Giuseppe, Dalmine (BG)

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Avviciniamoci alla Bibbia: 2 COME HA PARLATO DIO?

Dio ha parlato nella Bibbia attraverso esseri umani come noi. Egli ha fatto in modo che alcuni uomini e donne dicessero e scrivessero ciò che voleva fosse detto. E provvide perché questi scritti, quando furono redatti e raccolti insieme per formare la nostra Bibbia (un processo che durò per un tempo molto lungo), continuassero ad esprimere ciò che Egli voleva dire alle generazioni successive.

Nella Dei Verbum, la Costituzione del Concilio Vaticano II sulla parola di Dio troviamo questa affermazione: “Le verità divinamente rivelate, che sono contenute ed espresse nei libri della sacra Scrittura, furono scritte per ispirazione dello Spirito Santo La santa madre Chiesa, per fede apostolica, ritiene sacri e canonici tutti interi i libri sia del Vecchio che del Nuovo Testamento, con tutte le loro parti, perché scritti per ispirazione dello Spirito Santo; hanno Dio per autore e come tali sono stati consegnati alla Chiesa per la composizione dei libri sacri, Dio scelse e si servì di uomini nel possesso delle loro facoltà e capacità, affinché, agendo egli in essi e per loro mezzo, scrivessero come veri autori, tutte e soltanto quelle cose che egli voleva fossero scritte”.

Così la Bibbia è parola di uomini e parola di Dio. È stata detta e scritta da persone che hanno fatto uso della loro intelligenza, della loro parola e della loro penna, ma è anche venuta dalla mente e dalla volontà di Dio, così che ciò che gli uomini hanno detto e scritto è anche parola di Dio.

Alcuni scrittori hanno spiegato questa verità dicendo che Dio stesso poneva le sue parole sulla loro bocca. Mosè disse agli israeliti la promessa di Dio: Io susciterò loro un profeta in mezzo ai loro fratelli e gli porrò in bocca le mie parole ed egli dirà loro quanto io gli comanderò. (Dt 18,18).

Dunque secondo gli autori della Bibbia i loro scritti furono “ispirati” da Dio.

Paolo ribadisce non solo in che modo la Bibbia è stata composta, ma anche quale è la sua finalità: Tutta la Scrittura, ispirata da Dio, è anche utile per insegnare, convincere, correggere ed educare nella giustizia, perché l’uomo di Dio sia completo e ben preparato per ogni opera buona. (2 Tm 3, 16-17).

Gli autori della Bibbia erano uomini del loro tempo e parlarono e scrissero in base alla loro esperienza. Usarono la propria lingua e si interessavano di quello che succedeva attorno a loro. Scrissero di avvenimenti storici, di decisioni politiche, di questioni sociali, di vicende religiose, di gioie e di problemi personali. Manifestarono la loro personalità, parlarono dei loro interessi, fecero uso delle proprie doti. Per questa ragione troviamo tanta varietà nella Bibbia. Essa è un libro veramente umano. Però attraverso  tutta questa varietà umana giunge la voce del Dio vivente che ha parlato agli uomini di allora e, attraverso di loro, parla a noi oggi.

Accostarci oggi alla Bibbia significa interpretarla, sapere cioè che poiché Dio parla nella Sacra Scrittura per mezzo di uomini, occorre ricercare con attenzione che cosa gli scrittori della Bibbia abbiano veramente voluto dire e a Dio è piaciuto manifestare con le loro parole. Bisogna cioè considerare la questione dei generi letterari e delle condizioni del tempo in cui vengono scritti i diversi libri, come ribadisce la Dei Verbum: “Per comprendere infatti in maniera esatta ciò che l’autore sacro volle asserire nello scrivere, si deve far debita attenzione sia agli abituali e originali modi di sentire, di esprimersi e di raccontare vigenti ai tempi dell’agiografo, sia a quelli che nei vari luoghi erano allora in uso nei rapporti umani”.

Don Roberto

 



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