Parrocchia e Oratorio San Giuseppe, Dalmine (BG)

il sito web della comunità parrocchiale San Giuseppe di Dalmine

L’alfabeto della Parrocchia 3: T come TERRITORIO

Il rapporto parrocchia-territorio è un tratto essenziale dell’identità, della vita e della missione della chiesa. La parrocchia da sempre rappresenta la “Chiesa visibile stabilita su tutta la terra”, come afferma il Concilio Vaticano II. Il legame con il territorio è dato dai confini geografici ma soprattutto dall’ambiente sociale e culturale dove la gente vive i momenti principali della sua esistenza: la famiglia, il lavoro, il tempo libero e le strutture istituzionali.

Nella storia la Chiesa ha sempre cercato di inserirsi nei diversi territori del mondo, ha sempre cercato di accogliere e di conoscere le forme culturali che ha incontrato, ha sempre cercato di mostrare vicinanza e solidarietà con la realtà che la circonda, offrendo ciò che le è più proprio: la forza viva del Vangelo e lo sforzo per la promozione umana.

Oggi i tratti che caratterizzano il territorio sono radicalmente cambiati: l’individualismo, la crescente mobilità, la tecnologia, il relativismo… sono tutti aspetti che hanno profondamente modificato il territorio in cui viviamo, frammentandolo e indebolendo il senso di appartenenza a favore di un anonimato sempre più diffuso.

Di conseguenza anche la parrocchia oggi non è più, come nel passato, il centro del territorio. Se per molti, soprattutto per i nostalgici, questo è fonte di disagio e di disorientamento, di fatto costituisce un’ottima opportunità pastorale per la parrocchia che abita il territorio non per imporsi, ma per servire, con la propria specifica missione, la società degli uomini, accanto a tutte le altre istituzioni.

Il compito della parrocchia è di essere come il lievito che fa crescere la pasta del territorio. In questo senso la parrocchia è “cattolica”, di tutti e per tutti. Come si legge  nelle Costituzioni sinodali della Diocesi di Bergamo: “Nessuno tra i fedeli è senza una comunità di appartenenza e nessuno tra i non credenti è senza una comunità di riferimento a cui rivolgersi”.

In questa testimonianza di servizio la parrocchia è coinvolta con tutta la sua azione pastorale: la predicazione, la catechesi, l’Oratorio, la Scuola Materna, la Casa di Riposo, le celebrazioni, l’organizzazione della carità, il sostegno alle famiglie, la prossimità verso i più deboli e più poveri.

Nello stesso tempo la parrocchia si rende disponibile a condividere, con le diverse realtà sociali, il discernimento dei sempre nuovi fenomeni culturali che caratterizzano il nostro tempo, dialogando in maniera costruttiva con le istituzioni e le agenzie del territorio.

Molto significativo è il nome che il Vescovo Francesco ha voluto attribuire alla riforma dei vicariati attualmente in atto nella Diocesi: le Comunità Ecclesiali Territoriali: il desiderio è che la Chiesa sia nel mondo come il sale che dà sapore, o come la luce che rischiara.

Don Roberto

 



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