Parrocchia e Oratorio San Giuseppe, Dalmine (BG)

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L’alfabeto della Parrocchia 3: H come HUMUS

Letteralmente l’humus è una sostanza del terreno, un miscuglio di sostanze organiche provenienti dalla decomposizione di resti animali e vegetali. È un concentrato di sostanze nutritive per il terreno. La parola humus deriva dal latino e significa “terra”. È anche la stessa parola da cui deriva il termine “umiltà”. Quando l’humus si forma va a integrarsi perfettamente nella struttura del terreno fino a integrarsi contribuendo ad un miglioramento qualitativo del terreno stesso.

In senso figurato si parla di humus intendendo il composto di fattori sociali, spirituali, culturali che promuovono, favoriscono o condizionano il sorgere di determinate situazioni.

Ciascuno di noi è quello che è grazie all’humus in cui è cresciuto. Dice giustamente il saggista Will Tuttle: “Ogni mela rappresenta molto di più! Mangiandola, mangiamo la pioggia, le nuvole, tutti gli alberi che hanno portato alla nascita della pianta da cui è spuntata, nonché le lacrime, il sudore, i corpi e i respiri delle innumerevoli generazioni di animali, piante e persone che, a loro volta, sono diventati la pioggia, l’humus e il vento che hanno nutrito il melo. Quando riflettiamo su una mela, vediamo l’universo intero”.

Nello stesso senso noi potremmo affermare: ogni persona rappresenta molto di più… quando riflettiamo su una persona, vediamo l’universo intero.

L’humus grazie al quale siamo quello che siamo è composto da tutte le esperienze, belle o brutte, tristi o gioiose, che abbiamo vissuto. Dice Cechov: I pregiudizi e tutte le brutture della vita sono utili, perché col tempo si trasformano in qualcosa di utile, come il letame in humus.

Quale humus sta nutrendo la crescita dei nostri ragazzi? Quali fattori stanno favorendo lo sviluppo delle loro intelligenze e delle loro coscienze?

È unanimemente assodato che l’humus col quale siamo cresciuti noi adulti era radicalmente diverso. La società è profondamente cambiata, la cultura in cui crescono i nostri figli ha cambiato i paradigmi, tanto che noi, non solo facciamo fatica a capire i nostri figli, ma rischiamo addirittura di non riuscire più ad entrare in dialogo con loro.

Dall’humus dipendono i frutti dell’albero. È sciocco pretendere il frutto della generosità se concimo l’albero con l’humus dell’egoismo, o il frutto della passione se lo concimo con l’humus dell’indifferenza, o il frutto della verità se lo concimo con il relativismo, ecc…

D’altra parte siamo anche consapevoli che è impresa titanica presumere di modificare l’humus di questa cultura.

Prodighiamoci a versare qualche badilata di buon letame sulle radici dei nostri figli, perché, come sappiamo dai diamanti non nasce niente e dal letame nascono i fiori.

Don Roberto

 



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