La Caritas parrocchiale è l’organismo pastorale che ha il compito di animare, coordinare e promuovere la testimonianza della carità nella comunità.
La sua funzione è prevalentemente pedagogica, cioè punta a fare in modo che ogni battezzato maturi sempre più la consapevolezza che non c’è fede cristiana se non si testimonia la carità nella concretezza della vita attraverso il servizio, la prossimità e l’ospitalità, il dono di sé, l’attenzione alle necessità di chi ci vive accanto ma anche l’attenzione ai problemi del mondo che affliggono i poveri.
Molti interpretano la Caritas come uno dei tanti gruppi parrocchiali, pensando che siano solo i membri della Caritas a doversi preoccupare della testimonianza della carità. Ovviamente non può essere così. D’altra parte sappiamo bene che molti gesti di carità dei cristiani rimangono per lo più nascosti. Non sappia la tua sinistra cosa fa la tua destra … di evangelica memoria. Fanno dunque parte della Caritas tutti coloro che vivono la carità. È tuttavia necessario che la carità sia organizzata per essere meglio promossa ed abbia la visibilità profetica della testimonianza.
Per questo sarebbe bello se l’esiguo numero delle persone che attualmente compongono la Caritas aumentasse per avere maggior collaborazione e possibilità di crescita e di confronto.
Altri pensano che la Caritas sia l’unico gruppo deputato a “dare qualcosa ai poveri”. Anche questo è un equivoco, perché la Caritas non ha il compito di occuparsi direttamente dei poveri, ma di cambiare il cuore della comunità perché ognuno senta come propri i problemi del territorio e del mondo, perché tutti i battezzati siano spronati a vivere la carità. L’attenzione della Caritas non sono principalmente i poveri ma i cristiani della parrocchia.
Per questa ragione le sette Caritas delle parrocchie di Dalmine hanno istituito, come braccio operativo, il Centro di Primo Ascolto e Coinvolgimento, come frutto concreto di attenzione alle persone in difficoltà, luogo di ascolto e di aiuto.
Quali sono dunque i compiti della Caritas parrocchiale? Essi sono in sintesi:
– Educazione alla testimonianza comunitaria della carità non con la mentalità assistenzialista ma con l’apertura evangelica dell’amore per il prossimo.
– Animazione, promozione e formazione con una presenza che sia provocazione costante perché nessuno sia pigro nella carità. È come un pungolo nella parrocchia che ci “rompe le scatole” quando siamo troppo adagiati e ci dimentichiamo dei poveri.
– Conoscenza delle povertà attraverso l’ascolto del territorio, lo studio e l’opera dell’informazione.
– Coordinamento e collaborazione perché nella comunità siano soprattutto gli operatori pastorali e i volontari di ogni componente parrocchiale a promuovere lo stile evangelico della carità.
“Prima di tutto vi sia la carità”.
Le parrocchie di Dalmine intendono nell’anno pastorale in corso riprendere il cammino delle sette Caritas parrocchiali affinché esse possano proseguire con lo stesso entusiasmo con quali sono partite nel 2013.
Don Roberto
Pubblicato il 5 Ottobre 2019
in
La Caritas, Storie di fede e Riflessioni