Parrocchia e Oratorio San Giuseppe, Dalmine (BG)

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L’alfabeto della Parrocchia 2: V come VOLONTÀ DI DIO

Oggi si parla molto di discernimento, di riuscire a trovare un senso nel vivere quotidiano. Affermano gli autori spirituali più accreditati che il discernimento è la comprensione sicura della volontà di Dio in ogni tempo, luogo e circostanza.

Per noi cristiani è importante possedere quella qualità dell’animo che ci consente di riconoscere la volontà di Dio come voce che ci interpella, ci invita a prendere parte, ci esorta a decidere il bene.

Nella Bibbia la volontà di Dio si manifesta fin dall’inizio nell’opera della creazione. Per l’uomo la volontà di Dio è una benedizione che accompagna ogni creatura, ma è anche limite che segnala con franchezza la rettitudine della strada su cui camminare.

Tutta la storia d`Israele è teatro della volontà di Dio che vuole guidare il suo popolo alla santità e alla felicità. La volontà di Dio è sovrana, onnipotente, sapiente e inscrutabile, benevola e ostinata, come l’amore.

Nel Nuovo Testamento Gesù è Colui che rivela in pienezza la Volontà di Dio. La volontà del Padre è il suo cibo. Gesù ci rivela che la volontà di Dio è che tutti gli uomini siano salvati e arrivino alla conoscenza della verità. Come afferma la prima lettera di Giovanni: l’ubbidienza alla volontà di Dio fa di Cristo la perfetta espressione dell’amore del Padre.

Il Concilio Vaticano II ha messo in luce l’importanza pastorale di discernere quali siano i veri segni della volontà di Dio: Il popolo di Dio, mosso dalla fede con cui crede di essere condotto dallo Spirito del Signore che riempie l’universo, cerca di discernere negli avvenimenti, nelle richieste e nelle aspirazioni, cui prende parte insieme con gli altri uomini del nostro tempo, quali siano i veri segni della presenza o del disegno di Dio. Per questo Gesù inserisce nella preghiera per eccellenza del Padre nostro l’invocazione: Sia fatta la tua volontà come in cielo così in terra.

In questo senso possiamo dire che è importante conoscere (= discernere) la volontà di Dio, ma è ancora più importante cercare di viverla.

A cosa serve infatti conoscere ciò che Dio vuole se poi non lo si mette in pratica?

Mettere in pratica la volontà di Dio è propriamente la vita cristiana.

La volontà di Dio è la nostra pace. Invece ciò che più spesso chiediamo al Signore, non è che ci aiuti a fare la sua volontà, ma che approvi la nostra. C’è un commento di Manzoni nei Promessi Sposi che ci aiuta a comprendere la necessità di discernere la volontà di Dio: “Tutto lo studio di donna Prassede era di secondare i voleri del cielo: ma faceva spesso uno sbaglio grosso, che era di prendere per cielo il suo cervello”.

Don Roberto

 



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