Parrocchia e Oratorio San Giuseppe, Dalmine (BG)

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L’alfabeto della Parrocchia 2: F come FASTIDIO

Devo confessare che sto sempre più diventando intollerante ad una cosa che, come parroco, non riesco a correggere: la mancanza di silenzio in chiesa.

È un fastidio unico.

A volte mi capita di scegliere di non stare in chiesa perché non riesco a trovare il clima giusto, silenzioso, per un adeguato raccoglimento per la preghiera e la meditazione. È il colmo che in un luogo sacro come la chiesa non si riesca a raccogliersi.

Prima della messa è praticamente impossibile avere il silenzio perché c’è sempre qualcuno che borbotta. Poi quando chi borbotta ha problemi di udito, deve per forza alzare la voce, e io mi rifugio nel confessionale ma anche lì sono disturbato.

In una Messa feriale di alcuni giorni fa sono entrati alcuni parenti per la Messa di suffragio di un familiare e non hanno fatto altro che chiacchierare, con la cicca in bocca, per tutta la durata della Messa. Io ho celebrato innervosito e alla fine ho pensato: non sono abituati ad entrare in chiesa, pazienza, la Messa ha comunque valore.

Ma è mai possibile che non si impari a stare in silenzio in chiesa?

A volte mi permetto di richiamare chi chiacchiera ma il giorno dopo è la stessa cosa, lo stesso fastidio.

Spesso vedo gente che entra in chiesa, corre, si sposta da una parte all’altra, anche durante la celebrazione, senza neanche un gesto di adorazione verso il Santissimo Sacramento, senza una genuflessione, un inchino, buttando lì un segno di croce sgangherato, senza la coscienza che sei alla presenza di Dio.

In chiesa non si parla, mai, per nessuna ragione. Se devi parlare, vai fuori. Mi sembra così ovvio.

“No ma io devo dire una cosa…”. Se è proprio così indispensabile, almeno abbi il buon gusto di dirla sottovoce, non disturbare.

Parlare in chiesa è un cosa sbagliatissima, un atto di grande maleducazione, oltre che di mancanza di rispetto verso il Signore.

La casa di Dio non è un salotto, anche se ci sentiamo a nostro agio. La casa di Dio non è nemmeno il mercato dove ognuno fa quello che vuole.

Poi c’è la questione dei cellulari. Che fastidio quando suonano durante la celebrazione e suonano più forte dell’organo. Vanno spenti i cellulari in chiesa! O almeno messi sul silenzioso. Mi vergogno un po’ a dire queste cose, mi sembrano talmente evidenti…

Se quando entro in chiesa trovo il silenzio sarò a mia volta introdotto nella preghiera. Se quando in chiesa trovo rumore e confusione sarò a mia volta coinvolto nella chiacchiera e nel caos.

Per questo invito tutti coloro che entrano in chiesa a stare in silenzio, a coltivare la buona prassi del silenzio, per esprimere una profonda esigenza di preghiera e di fede viva.

Don Roberto

 



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