Parrocchia e Oratorio San Giuseppe, Dalmine (BG)

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La bestemmia

Dappertutto si sentono parole che offendono Dio, la Madonna e le cose sacre. Mi domando perché si bestemmia? Mi è capitato in una di queste sere un fatto che mi ha fatto molto riflettere. Stavo entrando in oratorio e vedo, seduto ad un tavolo, un gruppo di ragazzi che mai avevo visto, stavano tranquillamente giocando a carte. Mentre li oltrepasso li saluto e loro ricambiano. Ma non li conosco e nemmeno loro presumo mi conoscano. Ad un certo punto uno di loro grida una bestemmia per una giocata sbagliata del compagno. Torno indietro al volo e li invito a non bestemmiare. Uno di loro mi dice: io faccio quello che voglio. Ma sei in un luogo preciso, gli dico. E gli altri ridono. Mi sento un po’ deriso ma vado avanti deciso. Li affronto ma senza svelare chi sono. Ad un certo punto uno di loro alza la voce e mi grida con arroganza: basta dai la stai facendo lunga per una bestemmia. Devo dire che ho saputo stare calmo, perché istintivamente li avrei presi a sberle. Mi danno fastidio, molto fastidio la bestemmia e la volgarità del linguaggio in genere. Figuriamoci in oratorio. Allora gli dico che sono il parroco, che possono benissimo entrare in oratorio, stare insieme e divertirsi, ma che devono evitare di bestemmiare e di essere volgari. Si calmano, sono sorpresi e si scusano. Non è per me che ve l’ho detto, ma per voi, perché la bestemmia è segno di stupidità e di ignoranza.

Questo episodio, che si ripete dappertutto e con molta frequenza, mi ha suscitato molte domande. Perché fin da ragazzi si bestemmia? Cosa succede quando sento qualcuno che bestemmia? Come correggere questo vizio?

Non pronuncerai invano il nome del Signore, dice la Bibbia.

Di fronte alla bestemmia sentiamo un senso di indignazione e di dolore. Tuttavia spesso succede che si sta zitti, non si interviene. Si condanna la bestemmia ma non si interviene. Addirittura in certi ambienti si è talmente fatto il callo che si fa finta di niente, come se nulla fosse.

Può essere che si abbia vergogna, oppure si teme di essere ridicolizzati o di fare la figura di chi non si fa gli affari suoi

Come comportarci dunque di fronte a chi bestemmia?

Qualcuno suggerisce di intervenire con dolcezza o con un po’ di ironia. E se non è possibile intervenire si potrebbe pregare mentalmente in riparazione alle bestemmie.

Una donna anziana, minuta e molto religiosa racconta che un giorno, a dei muratori che lavoravano vicino alla sua casa, sentendoli bestemmiare, si è avvicinata e ha detto: “Ma perché quei titoli non li date a me? Perché li dite a Dio?” I muratori si sono messi a tacere e la donna racconta che non li ha più sentiti offendere il Signore.

È ovvio che se si vive in un ambiente dove tutti bestemmiano si è portati a fare altrettanto. Al contrario dove c’è attenzione e rispetto si è educati ad essere attenti e rispettosi.

A volte possiamo intervenire. A volte no. È comunque sempre vantaggioso mettere in pratica quanto diceva Sant’Agostino: “Con certe persone conviene non perdere tempo a parlare loro di Dio. Ma è più vantaggioso parlare di loro a lungo con Dio”.

Poi sappiamo bene che le bestemmie più gravi non sono quelle verbali, ma quelle che proferiamo con il nostro comportamento e le nostre scelte: “Tutti i peccati saranno perdonati ai figli degli uomini e anche tutte le bestemmie che diranno; ma chi avrà bestemmiato contro lo Spirito santo, non avrà perdono in eterno: sarà reo di colpa eterna”. La bestemmia contro lo Spirito Santo è la contraddizione dell’amore.

Don Roberto



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