Parrocchia e Oratorio San Giuseppe, Dalmine (BG)

il sito web della comunità parrocchiale San Giuseppe di Dalmine

Per chi suona … la sirena?

L’avvicinarsi del 6 Luglio suscita sempre nel cuore dei dalminesi un intreccio di sentimenti vivissimi. Soprattutto nelle persone anziane che hanno ancora negli occhi, nelle orecchie e nel cuore il dramma di quelle inquietanti vicende.

Ogni anno vado a rileggermi le testimonianze e a rivedere le immagini. In particolare le parole del diario del parroco di Dalmine don Sandro Bolis.

“…verso le tre del pomeriggio, cessati i soccorsi attorno ai feriti, incominciai il trasporto delle salme dallo stabilimento alla chiesa parrocchiale che spalanca le sue porte come madre pietosa ad accogliere tutti quei corpi sanguinanti e ormai privi di vita. A sera ci sono già 160 salme allineate all’interno della chiesa, sgombra dei banchi fatti portare fuori. La chiesa (pure colpita benché in modo non grave) è diventata un’immensa sala mortuaria, mentre si susseguono scene indescrivibili di pianto e di dolore e mentre, ogni tanto, falsi allarmi gettano panico tra la gente che fugge terrorizzata…”.

Nel suo testamento spirituale don Sandro così scrisse: “Il sangue delle 288 vittime (del bombardamento del ’44) cementò per sempre la mia unione con Dalmine”.

Tra i tanti gesti e le tante parole della commemorazione, del 6 Luglio uno dei momenti più commoventi è senz’altro il suono della sirena, pochi minuti dopo le 11.

Parafrasando il titolo di un celebre romanzo di Ernest Hemingway mi chiedo: Per chi suona … la sirena?

Il titolo del romanzo di Hemingway fa riferimento a un famoso sermone nel quale il poeta religioso inglese John Donne disse: “E allora, non chiedere mai per chi suoni la campana. Essa suona per te”.  E proseguendo afferma che nessun uomo può considerarsi indipendente dal resto dell’umanità e dalla storia, nessun uomo è un’isola.

Per chi suona … la sirena? Suona certamente per il suffragio delle vittime, suona per l’affetto dei loro cari, suona per i dirigenti e i lavoratori dello stabilimento, suona per i cittadini di Dalmine e dei paesi limitrofi.

Ci sono troppi esercizi di bombardamento, anche se non così eclatanti come quello del ’44, troppe armi violente nelle parole, nelle idee, nei comportamenti. Il sangue dei caduti di tutte le guerre a questo deve servirci, a far germogliare finalmente la pace.

Questa sirena suona per me, per te, per tutti. Suona come monito perché nessuno lasci inascoltata la lezione del passato e suona specialmente perché si rafforzi il nostro desiderio di pace e di rispetto.

Don Roberto

 



in Storie di fede e Riflessioni